TESTO Commento su Mt 12,8
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Lunedì della IX settimana del Tempo Ordinario (Anno II) (04/06/2018)
Vangelo: Mc 12,1-12
1Si mise a parlare loro con parabole: «Un uomo piantò una vigna, la circondò con una siepe, scavò una buca per il torchio e costruì una torre. La diede in affitto a dei contadini e se ne andò lontano. 2Al momento opportuno mandò un servo dai contadini a ritirare da loro la sua parte del raccolto della vigna. 3Ma essi lo presero, lo bastonarono e lo mandarono via a mani vuote. 4Mandò loro di nuovo un altro servo: anche quello lo picchiarono sulla testa e lo insultarono. 5Ne mandò un altro, e questo lo uccisero; poi molti altri: alcuni li bastonarono, altri li uccisero. 6Ne aveva ancora uno, un figlio amato; lo inviò loro per ultimo, dicendo: “Avranno rispetto per mio figlio!”. 7Ma quei contadini dissero tra loro: “Costui è l’erede. Su, uccidiamolo e l’eredità sarà nostra!”. 8Lo presero, lo uccisero e lo gettarono fuori della vigna. 9Che cosa farà dunque il padrone della vigna? Verrà e farà morire i contadini e darà la vigna ad altri. 10Non avete letto questa Scrittura:
La pietra che i costruttori hanno scartato
è diventata la pietra d’angolo;
11questo è stato fatto dal Signore
ed è una meraviglia ai nostri occhi?».
12E cercavano di catturarlo, ma ebbero paura della folla; avevano capito infatti che aveva detto quella parabola contro di loro. Lo lasciarono e se ne andarono.
«Presero il figlio amato, lo uccisero e lo gettarono fuori dalla vigna»
Mt 12,8
Come vivere questa Parola?
Queste parole, che grondano sangue innocente, sono parte della pagina evangelica in cui Gesù stesso, sotto il velo della parabola, anticipa l'evento della sua morte in croce.
La parola sacra ha narrato il parossismo dei giudei, del loro odio che è preludio della ferma volontà di fare morire Gesù.
Qui è fortemente espressivo quel precisare che si tratta del - figlio amaro.
Viene precisata da Gesù la sua piena consapevolezza di essere L'AMATO per eccellenza da Dio Padre.
Cosi questa uccisione avviene rapida, senza il minimo turbamento di coscienza, collegata all'immediato sordido gesto di buttare il cadavere fuori dalla vigna (grande proprietà del padre), con cattiveria inguantata da sordida fretta.
Ecco, tutto questo vuol evidenziare un amore: quello di Gesù, a cui -purtroppo- rischiamo di fare l'abitudine.
Signore, aiutami a tuffarmi nella essenzialità di questa Parola, per rinascere anche oggi in novità di vita, consapevole che davvero, come dicesti in visione alla beata Angela di Foligno, Non ci hai amato per scherzo.
La voce del Papa
La fede, non solo guarda a Gesù, ma guarda dal punto di vista di Gesù, con i suoi occhi: è una partecipazione al suo modo di vedere.
Papa Francesco
Sr Maria Pia Giudici FMA - info@sanbiagio.org