TESTO Commento su Lc 1, 28-29; 34-35; 38
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Annunciazione del Signore (09/04/2018)
Vangelo: Lc 1,26-38
26Al sesto mese, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, 27a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. 28Entrando da lei, disse: «Rallégrati, piena di grazia: il Signore è con te».
29A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. 30L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. 31Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. 32Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre 33e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine».
34Allora Maria disse all’angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». 35Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. 36Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: 37nulla è impossibile a Dio». 38Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l’angelo si allontanò da lei.
«”Rallégrati, piena di grazia: il Signore è con te”. A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo... Allora Maria disse all'angelo: “Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?... Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell'Altissimo ti coprirà con la sua ombra”... Allora Maria disse: “Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola”».
Lc 1, 28-29; 34-35; 38
Come vivere questa Parola?
La Settimana santa ha fatto posticipare di alcuni giorni la festa dell'Annunciazione del Signore. Del resto non si poteva omettere una festa così importante, perché essa è la memoria di un Sì che ha cambiato la storia dell'umanità!
Alle parole dell'angelo, Maria "fu molto turbata" (v. 29). Ecco una prima pennellata di chiaroscuro che ci rende Maria molto vicina. Anche lei, di fronte al mistero dell'incarnazione di Dio nel suo seno, rimase sconvolta. Ella si chiedeva "che senso avesse un saluto come questo" (ivi). Il testo originale dice che in una riflessione interiore Maria dialogava (di-eloghizeto) con se stessa per cercare di capire. Ella esercita la sua fede. La fede è un atto responsabile e libero. Fides et ratio! La Vergine vuol penetrare nel mistero e nella Volontà di Dio. Maria si pone delle domande: "Come avverrà questo?" Ella cerca di discernere la Volontà divina. Pertanto la fede si pone anche delle domande. Non è questo il pericolo: il vero pericolo per noi non è quello di fare delle domande al Dio, ma piuttosto quello di non prendere il tempo per l'ASCOLTO!
Maria riceve delle risposte dall'angelo: "Lo Spirito Santo scenderà su di te". Grande risposta e misteriosa! Annoto che lo Spirito non è soltanto colui che rende possibile il concepimento verginale di Gesù nel seno della Madre, ma è anche colui che introduce Maria nel mistero di cui ella è parte, e quindi anche nel discernimento della sua vita interiore in vista della preparazione alla sua missione materna. Così, preparata dalla mano invisibile dello Spirito, Maria risponde con disponibilità totale all'invito dell'angelo ed entra nella storia della salvezza: "Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo tua parola" (v. 38). Questo Sì conclusivo e totale di Maria all'annuncio angelico - pur essendo il suo personale e femminile consenso all'ingresso di Cristo nella storia umana, - è soprattutto Grazia, ossia Parola detta nello Spirito e a causa di Lui. Pronunciando il Sì nello Spirito, ella rinuncia a se stessa, allo scopo di lasciar agire unicamente Dio. Ecco un'altra pennellata magistrale dell'icona di Maria dipinta da Luca. Lei è la Vergine dell'Eccomi, la creatura che, per praticare l'ubbidienza allo Spirito, ha rinunciato al suo io, lo ha deposto dal trono (il Magnificat), al fine di porre sé stessa nell'atteggiamento dell'umiltà e del servizio (la serva del Signore).
La disponibilità dell'Eccomi, che Maria ha praticato con radicale fedeltà in tutta la sua esistenza grazie alla sua piena docilità allo Spirito, attende di divenire forma di vita anche da parte nostra. Ciò significa soprattutto: silenzio intenso, ascolto profondo, umiltà radicale, contemplazione orante.
Oggi ripeterò insieme con Maria il suo assenso e affidamento totale al Signore: Ecco la serva (il servo) del Signore: avvenga per me secondo la tua Parola.
La voce del Papa Francesco e del Vescovo Ambrogio di Milano
“Parafrasando sant'Ambrogio nel suo commento al brano del Vangelo di oggi, possiamo dire: Dio continua a cercare cuori come quello di Maria...”
Papa Francesco, Omelia 25 marzo 2017.
“Sia in ciascuno l'anima di Maria a magnificare il Signore, sia in ciascuno lo spirito di Maria a esultare in Dio”
S. Ambrogio, Esposizione dell'Evangelo secondo Luca II, 26
Don Ferdinando Bergamelli SDB - f.bergamelli@tiscali.it