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TESTO Natale - Messa del giorno

Luciano Bartoli

Natale del Signore - Messa del Giorno (25/12/2002)

Vangelo: Gv 1,1-18 (forma breve Gv 1,1-5.9-14) Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Gv 1,1-18

1In principio era il Verbo,

e il Verbo era presso Dio

e il Verbo era Dio.

2Egli era, in principio, presso Dio:

3tutto è stato fatto per mezzo di lui

e senza di lui nulla è stato fatto di ciò che esiste.

4In lui era la vita

e la vita era la luce degli uomini;

5la luce splende nelle tenebre

e le tenebre non l’hanno vinta.

6Venne un uomo mandato da Dio:

il suo nome era Giovanni.

7Egli venne come testimone

per dare testimonianza alla luce,

perché tutti credessero per mezzo di lui.

8Non era lui la luce,

ma doveva dare testimonianza alla luce.

9Veniva nel mondo la luce vera,

quella che illumina ogni uomo.

10Era nel mondo

e il mondo è stato fatto per mezzo di lui;

eppure il mondo non lo ha riconosciuto.

11Venne fra i suoi,

e i suoi non lo hanno accolto.

12A quanti però lo hanno accolto

ha dato potere di diventare figli di Dio:

a quelli che credono nel suo nome,

13i quali, non da sangue

né da volere di carne

né da volere di uomo,

ma da Dio sono stati generati.

14E il Verbo si fece carne

e venne ad abitare in mezzo a noi;

e noi abbiamo contemplato la sua gloria,

gloria come del Figlio unigenito

che viene dal Padre,

pieno di grazia e di verità.

15Giovanni gli dà testimonianza e proclama:

«Era di lui che io dissi:

Colui che viene dopo di me

è avanti a me,

perché era prima di me».

16Dalla sua pienezza

noi tutti abbiamo ricevuto:

grazia su grazia.

17Perché la Legge fu data per mezzo di Mosè,

la grazia e la verità vennero per mezzo di Gesù Cristo.

18Dio, nessuno lo ha mai visto:

il Figlio unigenito, che è Dio

ed è nel seno del Padre,

è lui che lo ha rivelato.

Il fatto storico, preannunciato dai profeti, si manifesta nella luce, simbolo della vita misteriosa di Dio. La sua essenza è luce che s'irradia sull'umanità. Cristo "Sole di giustizia" (Ml 3,20) è "astro splendente del mattino" (Ap 22,16), inaugura il nuovo giorno di pace.

Parole? Non c'è pace nel mondo: quando non ci sono le armi, con il loro fragore bellico, ci sono gli egoismi, le lotte di potere, i tristi commerci, con le morti per fame, per droga... la pace non esiste. Satana conduce la danza.

"A quanti l'hanno accolto, ha dato il potere di diventare figli di Dio: a quelli che credono nel suo nome, i quali non da sangue, né da volere di carne, né da volere di uomo, ma da Dio sono stati generati" (Gv 1,13).

Dio ci ha messo davanti la vita e la morte: due strade da imboccare e percorrere a nostro volere. Chi non crede a Dio, non crede che noi qui in terra siamo sue membra, suoi cooperatori. Per ricambiare il suo amore, tocca ora a noi lavorare e sacrificarci. Dio non vuoi vederci con le mani in mano, inetti e indifferenti ai mali del mondo. Si è fatto uomo anche per mostrare a noi tutti come agire e pensare da figli di Dio. La verità e la giustizia sono i criteri per ispirare la nostra vita: il vero amore deve essere fondato su di essi, per realizzare il mondo nuovo dove abita per sempre la pace.

 

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