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TESTO Commento su Luca 12,1-7

Paolo Curtaz   Ti racconto la Parola

Venerdì della XXVIII settimana del Tempo Ordinario (Anno I) (16/10/2015)

Vangelo: Lc 12,1-7 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Lc 12,1-7

1Intanto si erano radunate migliaia di persone, al punto che si calpestavano a vicenda, e Gesù cominciò a dire anzitutto ai suoi discepoli: «Guardatevi bene dal lievito dei farisei, che è l’ipocrisia. 2Non c’è nulla di nascosto che non sarà svelato, né di segreto che non sarà conosciuto. 3Quindi ciò che avrete detto nelle tenebre sarà udito in piena luce, e ciò che avrete detto all’orecchio nelle stanze più interne sarà annunciato dalle terrazze.

4Dico a voi, amici miei: non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo e dopo questo non possono fare più nulla. 5Vi mostrerò invece di chi dovete aver paura: temete colui che, dopo aver ucciso, ha il potere di gettare nella Geènna. Sì, ve lo dico, temete costui. 6Cinque passeri non si vendono forse per due soldi? Eppure nemmeno uno di essi è dimenticato davanti a Dio. 7Anche i capelli del vostro capo sono tutti contati. Non abbiate paura: valete più di molti passeri!

Il clima di ostilità nei confronti del falegname che si è fatto profeta è cresciuto a dismisura, dopo le invettive contro i farisei e i dottori della Legge. Finché Gesù puntava il dito contro le storture di chi non crede poteva andare ma, ora, Gesù accusa esplicitamente coloro che erano visti come i più ferventi e devoti del popolo di Israele. Gesù non condanna in blocco i farisei, ha molti punti in comune con il loro zelo, ma l'ipocrisia che li anima, cioè la falsità, il voler apparire a tutti i costi diversi da quello che sono, il loro indossare una maschera davanti a Dio e davanti agli uomini. Oggi non abbiamo certo la libertà interiore di Gesù, né tantomeno la sua caratura morale. Non me la sento di puntare il dito contro gli altri, anche se, spesso, vedo gli stessi atteggiamenti stigmatizzati da Gesù. Ciò che posso fare è vegliare su me stesso, evitare per primo di incorrere in tali grossolani errori, essere autentico e sincero davanti a Dio, anche se non irreprensibile e puro come il mio smisurato ego spirituale forse vorrebbe. Dio accoglie e protegge anche i passerotti, che non valgono a nulla. Non avrà forse cura anche di me peccatore?

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