TESTO Commento su Matteo 12,46-50
Paolo Curtaz Ti racconto la Parola
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Martedì della XVI settimana del Tempo Ordinario (Anno I) (21/07/2015)
Vangelo: Mt 12,46-50
Siamo fratello sorella e madre del Signore Gesù. Lo siamo perché abbiamo iniziato o concluso la giornata ritagliandoci qualche minuto per nutrire la nostra anima, abbiamo aperto la Parola e ora la stiamo meditando. Lo siamo perché desideriamo ardentemente di poter fare la volontà del Padre che è sempre e solo volontà di bene nella nostra vita. Lo siamo perché, nonostante i nostri evidenti limiti, vogliamo essere discepoli. Discepoli autentici e motivati, liberi e determinati, entusiasti e disponibili. Proprio come è stata la prima fra i discepoli, la madre, Maria di Nazareth. Da sempre Maria è stata, all'interno della primitiva comunità, il punto di riferimento per ogni discepolo. Per il suo cammino, il suo percorso di fede, per quel suo “sì” alla folle iniziativa di Dio che ha determinato, a valanga, tutta una serie di altri “sì” che ci permette, oggi, di essere qui a vivere la fede nel Vangelo. Alcuni fra noi hanno avuto delle pessime esperienze di vita famigliare, genitori indifferenti, fratelli e sorelle in competizione, parenti inadeguati... in Cristo, però, ritroviamo una nuova famiglia, relazioni fondate sul comune desiderio di compiere la volontà del Padre...