TESTO Commento su Giovanni 13,16-20
Paolo Curtaz Ti racconto la Parola
Giovedì della IV settimana di Pasqua (30/04/2015)
Vangelo: Gv 13,16-20
Gesù chiede ai suoi discepoli di diventare servi gli uni degli altri, di mettere la loro intelligenza, il loro tempo, il loro talento, a servizio dai fratelli. Ma lo fa dopo avere lavato i piedi ai discepoli, il gesto umilissimo delegato al servo o allo schiavo. Gesù chiede ai suoi di imitare ciò che fa abitualmente, di diventare servi a immagine del servo, di entrare nella logica divina che egli ha manifestato con coerenza e forza. Certo, come annota anche Gesù, non tutti capiscono questa richiesta e purtroppo, anche nella comunità ci sono fratelli e sorelle che pensano di avere diritto ad essere amati. E, purtroppo, ci sono persone che vivono la propria responsabilità all'interno della Chiesa come un privilegio o un rifugio dal mondo che non li capisce. Gesù risorto, il buon pastore, è venuto ad inaugurare un tempo e un luogo di nuova umanità, in cui non prevale il più forte e non si rincorre il potere, fosse anche santo. Invochiamo il dono dello spirito Santo che ci aiuti a purificare le nostre intenzioni, che conduca verso la volontà di Dio i nostri progetti, soprattutto quelli che riguardano la testimonianza del Vangelo.