TESTO Commento su Marco 16,1-8
Paolo Curtaz Ti racconto la Parola
Paolo Curtaz è uno dei tuoi autori preferiti di commenti al Vangelo?
Entrando in Qumran nella nuova modalità di accesso, potrai ritrovare più velocemente i suoi commenti e quelli degli altri tuoi autori preferiti!
Veglia Pasquale nella Notte Santa (Anno B) (04/04/2015)
Vangelo: Mc 16,1-8
1Passato il sabato, Maria di Màgdala, Maria madre di Giacomo e Salome comprarono oli aromatici per andare a ungerlo. 2Di buon mattino, il primo giorno della settimana, vennero al sepolcro al levare del sole. 3Dicevano tra loro: «Chi ci farà rotolare via la pietra dall’ingresso del sepolcro?». 4Alzando lo sguardo, osservarono che la pietra era già stata fatta rotolare, benché fosse molto grande. 5Entrate nel sepolcro, videro un giovane, seduto sulla destra, vestito d’una veste bianca, ed ebbero paura. 6Ma egli disse loro: «Non abbiate paura! Voi cercate Gesù Nazareno, il crocifisso. È risorto, non è qui. Ecco il luogo dove l’avevano posto. 7Ma andate, dite ai suoi discepoli e a Pietro: “Egli vi precede in Galilea. Là lo vedrete, come vi ha detto”». 8Esse uscirono e fuggirono via dal sepolcro, perché erano piene di spavento e di stupore. E non dissero niente a nessuno, perché erano impaurite.
È sempre stato un giorno curioso il sabato santo. Un giorno di passaggio, un giorno vuoto, un giorno già gravido di ciò che celebreremo questa notte durante la madre di tutte le veglie, la Veglia pasquale. È sempre stato un giorno velato di tristezza, richiamando alla mente, nella fantasia, le emozioni dei discepoli che si trovano spaesati e orfani dopo essere fuggiti dalla croce. Sentimenti di paura, di frustrazione, di sgomento ingombrano i loro cuori. E una traccia di queste emozioni giunge fino a noi oggi. Ma questo è il giorno dell'attesa perché noi già sappiamo cos'è accaduto dopo. Durante questa notte milioni di cristiani, sparsi ovunque sul globo terrestre, da 2000 anni, nella gioia e nella sofferenza, si passano da bocca a orecchio la stessa notizia: la tomba è stata trovata vuota. Una tomba così preziosa che è stata custodita nella memoria delle prime comunità di Gerusalemme. E ancora oggi, nonostante le lotte, le battaglie, le sciocchezze operate dagli uomini, anche dai cristiani, quel che resta di quella tomba è lì, vuoto, a testimoniare che Gesù è veramente risorto. Beata notte che ha assistito al trionfo di Dio! Beati noi che in questo crediamo!