TESTO Commento su Luca 6,12-16
Paolo Curtaz Ti racconto la Parola
Santi Simone e Giuda apostoli (28/10/2014)
Vangelo: Lc 6,12-16
12In quei giorni egli se ne andò sul monte a pregare e passò tutta la notte pregando Dio. 13Quando fu giorno, chiamò a sé i suoi discepoli e ne scelse dodici, ai quali diede anche il nome di apostoli: 14Simone, al quale diede anche il nome di Pietro; Andrea, suo fratello; Giacomo, Giovanni, Filippo, Bartolomeo, 15Matteo, Tommaso; Giacomo, figlio di Alfeo; Simone, detto Zelota; 16Giuda, figlio di Giacomo; e Giuda Iscariota, che divenne il traditore.
La liturgia, oggi, ci invita a celebrare la festa di due apostoli di cui sappiamo ben poco: Simone e Giuda. Sono nominati alla fine della lista dei Dodici, e di loro sappiamo ben poco. Come se le loro vite, le loro esperienze fossero poco significative rispetto alla grande testimonianza data al Signore. Siamo abituati, nel nostro tempo, a dover combattere per emergere dall'anonimato. È splendido pensare a delle persone che, invece, non hanno voglia di apparire, mettendosi in secondo piano rispetto alla grandezza del messaggio che portano! Di Simone è detto che è uno zelota. Gli storici dibattono sul significato di questo termine: è possibile che fosse un credente molto zelante oppure che appartenesse al gruppo terrorista degli zeloti. Giuda è soprannominato “Taddeo” che significa “il magnanimo” cioè colui possiede una grande bontà e l'unico suo intervento, durante l'ultima cena, riguarda il fatto che Gesù si è manifestato solo agli apostoli e non agli altri e gli viene detto che così accade perché essi diventino dei testimoni. E testimoni credibili lo sono stati se noi, oggi, abbiamo ricevuto il vangelo grazie a uomini e donne come Simone e Giuda!