TESTO Commento su Luca 12,1-7
Paolo Curtaz Ti racconto la Parola
Venerdì della XXVIII settimana del Tempo Ordinario (Anno II) (17/10/2014)
Vangelo: Lc 12,1-7
I farisei, gli scribi, i dottori della Legge hanno falsato l'annuncio, hanno nascosto il volto straordinario del Dio di Israele. In un modo o nell'altro tutti si sono allontanati da Dio e, quel che è peggio, hanno allontanato il popolo da Dio... E nessuno riconosce Gesù come profeta anzi, tutto lascia supporre che con lui faranno come i loro padri hanno fatto con altri profeti: prima li hanno uccisi, poi i loro figli hanno dedicato loro dei bei monumenti! Ma nessuno è perduto, nessuno è escluso: anch'essi possono convertirsi, ascoltare la Parola vibrante del Nazareno e cambiare. Ma per cambiare occorre abbandonare l'ipocrisia, la maschera che hanno indossato e ammettere con onestà il proprio limite. No, non sta accadendo nulla del genere. Anzi: farisei, scribi e dottori della Legge e, a breve, anche la classe sacerdotale e i sadducei, decidono di eliminare Gesù. Il discepolo è chiamato ad imitare il Maestro senza paura, ad essere autentico, a non cedere all'ipocrisia, cioè alla falsità interiore sempre sbagliata, anche se devota. Questo spaventa e può avere delle conseguenze imprevedibili. Ma non dobbiamo temere: siamo preziosi agli occhi del Dio che ama i passerotti!