TESTO Commento su Luca 1,5-17
Paolo Curtaz Ti racconto la Parola
Natività di S. Giovanni Battista (Messa della Vigilia) (24/06/2014)
Vangelo: Lc 1,5-17
5Al tempo di Erode, re della Giudea, vi era un sacerdote di nome Zaccaria, della classe di Abia, che aveva in moglie una discendente di Aronne, di nome Elisabetta. 6Ambedue erano giusti davanti a Dio e osservavano irreprensibili tutte le leggi e le prescrizioni del Signore. 7Essi non avevano figli, perché Elisabetta era sterile e tutti e due erano avanti negli anni.
8Avvenne che, mentre Zaccaria svolgeva le sue funzioni sacerdotali davanti al Signore durante il turno della sua classe, 9gli toccò in sorte, secondo l’usanza del servizio sacerdotale, di entrare nel tempio del Signore per fare l’offerta dell’incenso. 10Fuori, tutta l’assemblea del popolo stava pregando nell’ora dell’incenso. 11Apparve a lui un angelo del Signore, ritto alla destra dell’altare dell’incenso. 12Quando lo vide, Zaccaria si turbò e fu preso da timore. 13Ma l’angelo gli disse: «Non temere, Zaccaria, la tua preghiera è stata esaudita e tua moglie Elisabetta ti darà un figlio, e tu lo chiamerai Giovanni. 14Avrai gioia ed esultanza, e molti si rallegreranno della sua nascita, 15perché egli sarà grande davanti al Signore; non berrà vino né bevande inebrianti, sarà colmato di Spirito Santo fin dal seno di sua madre 16e ricondurrà molti figli d’Israele al Signore loro Dio. 17Egli camminerà innanzi a lui con lo spirito e la potenza di Elia, per ricondurre i cuori dei padri verso i figli e i ribelli alla saggezza dei giusti e preparare al Signore un popolo ben disposto».
Giovanni è l'unico santo, insieme a Maria, di cui si festeggia la nascita. Ciò accade per sottolinearne l'importanza e il ruolo, spesso marginale nella nostra attuale sensibilità di fede. Gesù stesso ha innalzato la sua figura, definendolo il più grande uomo mai nato da donna. Un modello ed un esempio, quindi, da proporre ad ogni discepolo. Eppure, a guardare bene la sua storia, si resta colpiti dalle tante difficoltà che ha dovuto affrontare e anche delle fatiche interiori che ha vissute. Abbiamo la falsa idea che un santo sia una persona cui tutto funziona, che vive sempre a contatto con Dio. Giovanni, invece, ha dovuto affrontare il dubbio della fede quando, dopo avere dedicato l'intera vita alla predicazione della venuta del Messia, ha dovuto convertirsi al modello di Messia inaugurato da Gesù. Non so voi, ma io farei una fatica immensa a dovermi rimettere in discussione dopo avere dedicato tutta la mia vita, con grande sacrificio, a seguire una strada! E se il grande Giovanni, prigioniero a Macheronte, ha sentito il bisogno di mandare dei discepoli a chiedere a Gesù se non si fosse sbagliato, non mi spavento se anch'io mi pongo la stessa domanda...