TESTO Commento su Matteo 7,1-5
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Lunedì della XII settimana del Tempo Ordinario (Anno II) (23/06/2014)
Vangelo: Mt 7,1-5
Papa Francesco raggiunge i cuori di molti credenti e sta rendendo uno splendido servizio al vangelo. Il suo parlare schietto, cordiale, diretto, raggiunge molti credenti e riavvicina quanti, nel passato, sono rimasti delusi da qualche atteggiamento della Chiesa. Uno degli aspetti positivi del suo apostolato consiste nel richiamare temi di vita spirituale paradossalmente ignorati dalle nostre predicazione sempre più fumose, sempre meno concrete. Così, ad esempio, il tema del pettegolezzo, del giudizio, dello sparlare che il mondo ha sdoganato: è bastato coniare il termine gossip meno provinciale del nostro “pettegolezzo” per dare la stura ad una violenza verbale mai vista in precedenza. E ciò accade, purtroppo, anche nelle nostre comunità. Il pettegolezzo, il giudizio impietoso e severo che contraddistingue il nostro parlare è e resta un peccato, qualcosa di molto grave, di impensabile per un discepolo! Se noi cristiani che abbiamo ottenuto misericordia non siamo capaci di usare misericordia, di vedere le cose con lo sguardo di Dio, chi sarà capace di farlo? Vigiliamo severamente su noi stessi.