TESTO Commento su Matteo 16,13-19
Paolo Curtaz Ti racconto la Parola
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Cattedra di S. Pietro Apostolo (22/02/2014)
Vangelo: Mt 16,13-19
13Gesù, giunto nella regione di Cesarèa di Filippo, domandò ai suoi discepoli: «La gente, chi dice che sia il Figlio dell’uomo?». 14Risposero: «Alcuni dicono Giovanni il Battista, altri Elia, altri Geremia o qualcuno dei profeti». 15Disse loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». 16Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente». 17E Gesù gli disse: «Beato sei tu, Simone, figlio di Giona, perché né carne né sangue te lo hanno rivelato, ma il Padre mio che è nei cieli. 18E io a te dico: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa. 19A te darò le chiavi del regno dei cieli: tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli».
In tutta la Chiesa cattolica, oggi, ricordiamo il ruolo di Pietro, la sua missione e il suo ruolo all'interno della comunità cristiana. È l'occasione per ripensare alla nostra appartenenza al grande sogno di Dio che è la Chiesa.
Gesù ha un progetto sull'umanità, un progetto di condivisione e di amore, di giustizia e di pace che la Chiesa è chiamata a realizzare come testimonianza. Il gruppo dei suoi discepoli, i cristiani, vivendo nell'ascolto della Parola e nella condivisione della fede in attesa del ritorno del Signore nella gloria, annunciano ad ogni uomo il vero volto di Dio rivelato da Gesù. La Chiesa, chiamata cattolica, cioè universale è diffusa in tutto il mondo, radunata intorno ai successori degli apostoli e in comunione fra le varie chiese locali. Queste chiese sono in comunione le une con le altre, con un comune sentire, con una comune esperienza. Da sempre i discepoli hanno riconosciuto a Pietro un incarico particolare, un ruolo specifico affidatogli dal Signore Gesù per l'utilità comune. È il compito di custodire il deposito della fede. Chi ci dice che il modo che abbiamo di interpretare il vangelo è in sintonia con quello proclamato dal Signore? Pietro. E che siamo rimasti fedeli alle parole del Maestro? Pietro. E che non ci lasciamo trascinare dalle mode che vogliono adattare il vangelo al proprio tempo? Pietro. E questo ruolo, oggi, celebriamo con gratitudine.