PERFEZIONA LA RICERCA

FestiviFeriali

Parole Nuove - Commenti al Vangelo e alla LiturgiaCommenti al Vangelo
AUTORI E ISCRIZIONE - RICERCA

Torna alla pagina precedente

Icona .doc

TESTO Commento su Is 55,1-11; Da Is 12; 1Gv 5,1-9; Mc 1,7-11

CPM-ITALIA Centri di Preparazione al Matrimonio (coppie - famiglie)   Home Page

Battesimo del Signore (Anno B) (07/01/2018)

Vangelo: Is 55,1-11; Da Is 12; 1Gv 5,1-9; Mc 1,7-11 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Mc 1,7-11

In quel tempo, Giovanni 7proclamava: «Viene dopo di me colui che è più forte di me: io non sono degno di chinarmi per slegare i lacci dei suoi sandali. 8Io vi ho battezzato con acqua, ma egli vi battezzerà in Spirito Santo».

9Ed ecco, in quei giorni, Gesù venne da Nàzaret di Galilea e fu battezzato nel Giordano da Giovanni. 10E subito, uscendo dall’acqua, vide squarciarsi i cieli e lo Spirito discendere verso di lui come una colomba. 11E venne una voce dal cielo: «Tu sei il Figlio mio, l’amato: in te ho posto il mio compiacimento».

Diceva S. Agostino: è dentro di te che devi cercare la verità. Rientrare in se stessi, per cercare la verità, è il pellegrinaggio più breve e anche il più fruttuoso che noi possiamo fare. Oggi lo possiamo fare andando indietro nel tempo per ricordare il significa del nostro battesimo per cercare di capire le difende che sussistono tra il battesimo di Giovanni il Battista e quello di acqua e fuoco che ci propone la Chiesa. Incominciamo col capire il termine battesimo dobbiamo riferirci al termine greco baptismòs che significa immersione, abluzione, lavacro, battesimo sacramento, solo dopo il nuovo testamento. In lingua italiana, dalla fine degli anni quaranta dell'ottocento, significa anche partecipare per la prima volta, iniziare, inaugurare.
Il battesimo, per il cristiano, in quanto sacramento, è l'inizio, la porta d'ingresso nella Chiesa e che ci ricorda una termine che c'è familiare: in principio; le prime parole con cui inizia il primo libro della Sacra Scrittura, nonché l'amore infinito di Dio per ciò che lui ha creato: “ In principio Dio creò il cielo e la terra. La terra era informe e deserta e le tenebre ricoprivano l'abisso e lo spirito di Dio aleggiava sulle acque”.
Nessun peccato potrà mai cancellare il fatto che ogni uomo è creato dall'acqua primordiale e dallo spirito che vi aleggiava sopra quantunque Dio l'abbia formato secondo la sua immagine e somiglianza. Perciò ogni uomo rimane immerso nell'amore del creatore e vive per il suo soffio o spirito, si immette nella storia umana e, dall'uomo si fa conoscere progressivamente prima come YHWH e, da noi, come Gesù di Nazaret. Gesù di Nazaret muore per amore e risorgendo entra, come uomo, nella piena sua potenza di Figlio di Dio, dando origine a una nuova creazione. L'uomo entra, perciò, a far parte di questa nuova creazione mediante il sacramento del Battesimo. noi ne siamo a conoscenza perché Gesù, il Figlio prediletto, lo dice a Nicodemo: “ se uno non nasce da acqua e spirito non può entrare nel regno di Dio....Dio, infatti non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui.”.
In questo discorso con Nicodemo Gesù parla di nascita spirituale ( da acqua e da spirito) per la quale si diventa figli di Dio e così annuncia il battesimo sacramento.
C'è da chiedersi quale sia la differenza che esiste tra il battesimo di Giovanni e il Battesimo annunziato da Gesù a Nicodemo, di cui il catechismo della Chiesa Cattolica ci dice che ci sono tre forme: di sangue ( martirio ); di acqua ( la forma che normalmente vediamo nelle nostre chiese); di desiderio ( è i battessimo del solo Spirito, che soffia dove vuole e si chi vuole purché abbia un minimo di buona volontà). Che significa questo? Che il senso originale del battesimo e immerso nell'evento della salvezza e l'uomo, qualsiasi uomo in Cristo, è Cristo che si avvia a Gerusalemme per ricevere il suo battesimo di sangue “ versato per molti”: “ e ciò non vale solamente per i cristiani, ma anche per tutti gli uomini di buona volontà, nel cui cuore lavora invisibilmente la grazia...perciò dobbiamo ritenere che lo Spirito Santo dia a tutti la possibilità di venire a conoscenza, nel modo che Dio conosce, col mistero pasquale.”. Da quanto si è detto è chiaro che il battesimo di desiderio non è il desiderio del battesimo, ma il desiderio di chi ha la coscienza di fare ciò che si debba fare. La coscienza è per costoro la verità: “ chi opera la verità viene alla luce”.
Se soltanto i battezzati nell'acqua sono in Cristo Gesù, egli, per la maggior parte degli uomini, non è il Salvatore e, pertanto, la sua Signoria non riguarda che una piccola parte soltanto della creato, per i privilegiati, mentre gli altri sarebbero stati creati per la rovina eterna. Questo non è possibile perché Dio non crea per la morte ma per la vita. Il battesimo di Giovanni, a cui Gesù si sottopone volontariamente sulle rive del Giordano, è un battesimo di penitenza, che Giovanni somministra, in quanto “ profeta dell'Altissimo perché andrai innanzi al Signore preparargli le strade”, è un segno visibile di questa preparazione. La venuta del Signore comporta il compimento della profezia di Ezechiele (36, 25): “ Vi aspergerò con acqua pura e sarete purificati... Vi darò un cuore nuovo...”.
Giovanni invita tutti a entrare in questo popolo di peccatori e Gesù vi entra in quanto venuto a “ togliere il peccato del mondo”.

Dio, parlando al popolo, per mezzo del profeta Isaia, lo incita a percorrere la retta via, quella che porta ai beni messianici che appagano, gratuitamente, ogni sete: “ Se qualcuno ha sete, venga a me e beva” ( Gv 7, 37 ). Questo invito è rivolto ai poveri affamati di tutti i tempi. Ma, in questo brano, è contenuto anche un rimprovero per quanti seguono coloro che, con parole insensate, tendono a convincere gli altri che Dio o è distratto o non esiste. Dopo aver elencato i vantaggi che derivano dall'ascolto della parola di Dio il profeta, il secondi Isaia, paragona questa all'acqua piovana, che sembra scompaia sotto terra, ma invece la feconda: Gesù venuto nel mondo per fare conoscere il Padre, ritorna a lui non senza effetto.

Il Salmo che, oggi la liturgia ci propone è tratto dal cap. 12 del libro del profeta Isaia, il cui v: 2 è un cantico di ringraziamento personale de3l profeta, mentre i vv. 4b-6 sono un canto di ringraziamento pubblico. Il v. 2 esprime i sentimenti di chi ha sperimentato in se la forza della misericordia dell'aiuti divino. Nei vv. 4b-6 il profeta invita i rimpatriati, da Babilonia, a lodare pubblicamente il Signore e annunziarlo ai popoli pagani, “ perché grande in mezzo a voi è il Santo di Israele”:

La prima lettera di San Giovanni al capitolo 5 ci dice che la nostra filiazione divina è legata al credere che Gesù è il Cristo, che è nato da Dio e che Egli “ non ha agito né parlato da se stesso, ma Dio suo Padre gli ha reso una triplice testimonianza: nell'acqua del battesimo, nel sangue della croce e nello Spirito della Pentecoste”.

Il Vangelo che la liturgia odierna offre alla nostra riflessione ci fa dedurre che il sacramento del battesimo ci rende figli di Dio in senso adottivo e interiore, per cui possiamo chiamarlo Padre: formiamo la sua famiglia, formiamo Chiesa. Questa scena del battesimo è stata scritta per noi, perché almeno una volta all'anno ne facciamo memoria e adorazione, riconoscere la nostra dignità.
Nati e vissuti in una “ cristianità senza cristianesimo”, come direbbe il grande danese, riscopriamo la grandezza e la gioia, ma anche la fatica di essere figli di Dio.

Revisione di vita
- Abbiamo veramente coscienza che col battesimo siamo diventati figli adottivi di Dio, solamente in virtù del suo amore irrinunciabile?
- Il battesimo di acqua lo hanno chiesto per noi i nostri genitori, quando ci decidiamo a chiedere quello di fuoco, che è di nostra competenza chiedere, se vogliamo chiamarci cristiani?
- Il battesimo è, insieme alla penitenza, il sacramento del perdono con cui si manifesta la misericordia di Dio e con cui, un tempo, si diceva che, in virtù di esso, ci si distingueva dagli animali. Oggi pensiamo ancora che chi non ha ricevuto il battesimo è simile a una bestia?

Marinella ed Efisio Murgia di Cagliari

 

Ricerca avanzata  (54735 commenti presenti)
Omelie Rituali per: Battesimi - Matrimoni - Esequie
brano evangelico
(es.: Mt 25,31 - 46):
festa liturgica:
autore:
ordina per:
parole: