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TESTO Il tuo volto noi cerchiamo, o Gesù Bambino

padre Antonio Rungi

Natale del Signore - Messa della Notte (25/12/2017)

Vangelo: Lc 2,1-14 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Lc 2,1-14

1In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il censimento di tutta la terra. 2Questo primo censimento fu fatto quando Quirinio era governatore della Siria. 3Tutti andavano a farsi censire, ciascuno nella propria città. 4Anche Giuseppe, dalla Galilea, dalla città di Nàzaret, salì in Giudea alla città di Davide chiamata Betlemme: egli apparteneva infatti alla casa e alla famiglia di Davide. 5Doveva farsi censire insieme a Maria, sua sposa, che era incinta. 6Mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto. 7Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo pose in una mangiatoia, perché per loro non c’era posto nell’alloggio.

8C’erano in quella regione alcuni pastori che, pernottando all’aperto, vegliavano tutta la notte facendo la guardia al loro gregge. 9Un angelo del Signore si presentò a loro e la gloria del Signore li avvolse di luce. Essi furono presi da grande timore, 10ma l’angelo disse loro: «Non temete: ecco, vi annuncio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: 11oggi, nella città di Davide, è nato per voi un Salvatore, che è Cristo Signore. 12Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, adagiato in una mangiatoia». 13E subito apparve con l’angelo una moltitudine dell’esercito celeste, che lodava Dio e diceva:

14«Gloria a Dio nel più alto dei cieli

e sulla terra pace agli uomini, che egli ama».

La solennità del Natale è incontrarsi con il volto di Dio che si fa Bambino e proprio nel mistero dell'Incarnazione ci rivela il volto gioioso e misericordioso di un Dio che è solo e soltanto amore. Questo Natale 2017 sia una ricerca più sentita del volto di Dio.
Oggi noi vogliamo cercare con semplicità il volto di Gesù Bambino, andando diritto alla Grotta di Betlemme come i Pastori e i Re Magi, senza esitazione e tentennamenti, sapendo di incontrare in quel Bambino il vero senso della nostra vita.
Questo pellegrinaggio alla ricerca del Dio vero, che è proprio di ogni cristiano e di ogni consacrato in forza del Battesimo, diventa, per l'azione dello Spirito Santo, sequela di Cristo, cammino di configurazione a Cristo Signore.
Noi vogliamo conformarci al Bambinello Gesù nella Grotta di Betlemme, povero, innocente, semplice, tenero, obbediente al Padre che l'ha inviato nel mondo, quale messia atteso da secoli e giunto a noi nella pienezza dei tempi, nato nel grembo purissimo della Beata Vergine Maria, per opera dello Spirito Santo.

Un impegno in tale direzione è evidenziato nel brano della seconda lettura della messa della Notte di Natale, tratta dalla lettera di san Paolo Apostolo a Tito e nella quale l'apostolo ci mette di fronte al grande mistero dell'incarnazione del Figlio di Dio, con queste espressioni forti, teologicamente rilevanti per la comprensione del Natale di oggi e di sempre.
In poche parole il Natale è uscire fuori dalle tenebre del peccato (aspetto morale), dalla nebbia della mente (aspetto intellettuale), dalle secche dell'aridità spirituale (aspetto spirituale), dalla stasi nella carità (aspetto caritatevole). Uscire fuori da tutto questo, significa fare nostro il messaggio del Profeta Isaia che ascolteremo nel brano della prima lettura della messa della Notte di Natale.
A questo Dio Bambino ci rivolgiamo, in questo Natale 2017, con questa la nostra preghiera che reciteremo durante l'intero periodo natalizio con la speranza di essere esauditi.

Ritorni ogni anno,
Gesù Bambino, Figlio di Dio
a parlare all'umanità
dalla tua povera grotta
di un villaggio sperduto,
per indicare a tutti noi
la via del bene
e della gioia vera.

Tu nuovamente,
da questo meraviglioso angolo della Terra
trasmetti il tuo messaggio
con il tuo volto gioioso
di bambino appena nato,
pieno di luce e di bontà
da abbattere ogni barriera culturale
e resistenza umana.

Lascia o Gesù
che la tua venuta tra noi
possa riaccendere di luce e gioia
i tanti cuori spezzati
e le diverse menti superbe
di quanti non credono al tuo Natale
e non si lasciano toccare
dalla tua innocenza e semplicità.

Tu o Emmanuele,
Dio con noi,
sei la nostra vera gioia,
e il vero gaudio
di chi, come noi, ama guardare
la vita e il mondo
con gli occhi di un bambino,
con i tuoi occhi o Gesù Bambino. Amen.

 

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