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TESTO Commento su Ml 2,10

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XXXI Domenica del Tempo Ordinario (Anno A) (05/11/2017)

Brano biblico: Ml 1,14- 2,2.8-10 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Mt 23,1-12

In quel tempo, 1Gesù si rivolse alla folla e ai suoi discepoli 2dicendo: «Sulla cattedra di Mosè si sono seduti gli scribi e i farisei. 3Praticate e osservate tutto ciò che vi dicono, ma non agite secondo le loro opere, perché essi dicono e non fanno. 4Legano infatti fardelli pesanti e difficili da portare e li pongono sulle spalle della gente, ma essi non vogliono muoverli neppure con un dito. 5Tutte le loro opere le fanno per essere ammirati dalla gente: allargano i loro filattèri e allungano le frange; 6si compiacciono dei posti d’onore nei banchetti, dei primi seggi nelle sinagoghe, 7dei saluti nelle piazze, come anche di essere chiamati “rabbì” dalla gente.

8Ma voi non fatevi chiamare “rabbì”, perché uno solo è il vostro Maestro e voi siete tutti fratelli. 9E non chiamate “padre” nessuno di voi sulla terra, perché uno solo è il Padre vostro, quello celeste. 10E non fatevi chiamare “guide”, perché uno solo è la vostra Guida, il Cristo. 11Chi tra voi è più grande, sarà vostro servo; 12chi invece si esalterà, sarà umiliato e chi si umilierà sarà esaltato.

“Non abbiamo forse tutti noi un solo Padre? Forse non ci ha creati un unico Dio? Perché dunque agire con perfidia l'uno contro l'altro profanando l'alleanza dei nostri padri? “
Malachia 2,10

Come vivere questa Parola?
Malachia è un profeta vissuto nel V sec. A. C. In un tempo di sventure e di lotte fratricide mette dunque il dito sulla piaga: il non ascolto di Dio con la conseguente deviazione da parte del popolo in una vita non più conforme alla non Legge del Signore che è fondamentalmente progetto di fraternità e pace.
Perentoria è dunque la domanda del profeta e, per di più, è collegata a quel sentire umano profondo che è radice di ciò che più conta: l'amore.
Conviene, qui e ora, rispondere. Sì, noi abbiamo in Dio un vero Padre non siamo Figli del Bing Bang primordiale. Anche se mai c'è stato, sarebbe dentro la volontà e l'azione creatrice, infinitamente pervasa di amore, da parte di un Padre Dio onnipotente.
E se il nostro Creatore è Padre di purissima tenerezza, come possiamo noi essere nemici vicendevolmente, dentro quella perfidia che cresce a misura del nostro lasciarci manovrare dall'egoismo anziché dall'amore fraterno? Se Dio, fin dai tempi più remoti, ha stipulato un patto di Alleanza con noi, il trattarci con vicendevole perfidia anziché con premura fraterna non solo è grave peccato ma... grande idiozia.

Signore, apri il mio cuore all'ascolto della tua Parola che è continuo invito a quella concordia che sostituisce alla spada, al revolver, alle cattive maniere, l'abbraccio la collaborazione l'aiuto fraterno.

La voce di un proverbio indù
“Aiuta la barca del fratello ad attraversare e anche la tua raggiungerà l'altra riva”

Sr Maria Pia Giudici FMA - info@sanbiagio.org

 

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