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TESTO Commento su Lc. 10,5

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Giovedì della XXVI settimana del Tempo Ordinario (Anno I) (05/10/2017)

Vangelo: Lc 10,1-12 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Lc 10,1-12

1Dopo questi fatti il Signore designò altri settantadue e li inviò a due a due davanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi. 2Diceva loro: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe! 3Andate: ecco, vi mando come agnelli in mezzo a lupi; 4non portate borsa, né sacca, né sandali e non fermatevi a salutare nessuno lungo la strada. 5In qualunque casa entriate, prima dite: “Pace a questa casa!”. 6Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi. 7Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché chi lavora ha diritto alla sua ricompensa. Non passate da una casa all’altra. 8Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà offerto, 9guarite i malati che vi si trovano, e dite loro: “È vicino a voi il regno di Dio”. 10Ma quando entrerete in una città e non vi accoglieranno, uscite sulle sue piazze e dite: 11“Anche la polvere della vostra città, che si è attaccata ai nostri piedi, noi la scuotiamo contro di voi; sappiate però che il regno di Dio è vicino”. 12Io vi dico che, in quel giorno, Sòdoma sarà trattata meno duramente di quella città.

«In qualunque casa entriate, prima dite: «Pace a questa casa!».»
Lc. 10,5

Come vivere questa Parola?
Gesù non è il “precettore” di tempi andati, con tanto di ferula in mano per bacchettarti le dita se non fai quello che Egli ha detto. È invece “nostra pace” (cfr. Ef.2,14). Così infatti leggiamo nel Libro Sacro. Lo è talmente che, quando sei per entrare nella casa di amici conoscenti o altri, Gesù desidera che tu (a voce o con la mente, a seconda della sensibilità di chi vi abita) tu esprima questo augurio: “pace a questa casa”.
Penso che dovremmo tutti penetrare il significato profondamente umano divino di questo augurio, cosi “terapeutico” oggi. La pace è, per l'uomo per l'ambiente in cui vive e per l'intero cosmo, una condizione Indispensabile per una vita buona e serena. Vivere la pace, fuori da pacifismi sterili e dannosi, è condizione di benessere, di crescita: vero umanesimo oggi, indispensabile per la salvezza delle persone e dell'intero cosmo.
Vivere la pace: anzitutto dentro di noi e poi con tutti.

Signore, so che dentro di me a volte ci sono guerriglie di pensieri e sentimenti tutt'altro che pacifici. Eppure sono contento che Tu vuoi e puoi darmi un cuore di pace. Te lo chiedo, invocando armonia: pace esistenziale per tutti.

La voce di un Dottore della Chiesa
“Ci hai fatti per Te, Signore, e il nostro cuore non ha pace finché non riposi in Te”.
Sant'Agostino

Sr Maria Pia Giudici FMA - info@sanbiagio.org

 

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