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TESTO Rimani con noi, Signore

don Roberto Rossi   Parrocchia Regina Pacis

III Domenica di Pasqua (Anno A) (10/04/2005)

Vangelo: Lc 24,13-35 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Lc 24,13-35

13Ed ecco, in quello stesso giorno due di loro erano in cammino per un villaggio di nome Èmmaus, distante circa undici chilometri da Gerusalemme, 14e conversavano tra loro di tutto quello che era accaduto. 15Mentre conversavano e discutevano insieme, Gesù in persona si avvicinò e camminava con loro. 16Ma i loro occhi erano impediti a riconoscerlo. 17Ed egli disse loro: «Che cosa sono questi discorsi che state facendo tra voi lungo il cammino?». Si fermarono, col volto triste; 18uno di loro, di nome Clèopa, gli rispose: «Solo tu sei forestiero a Gerusalemme! Non sai ciò che vi è accaduto in questi giorni?». 19Domandò loro: «Che cosa?». Gli risposero: «Ciò che riguarda Gesù, il Nazareno, che fu profeta potente in opere e in parole, davanti a Dio e a tutto il popolo; 20come i capi dei sacerdoti e le nostre autorità lo hanno consegnato per farlo condannare a morte e lo hanno crocifisso. 21Noi speravamo che egli fosse colui che avrebbe liberato Israele; con tutto ciò, sono passati tre giorni da quando queste cose sono accadute. 22Ma alcune donne, delle nostre, ci hanno sconvolti; si sono recate al mattino alla tomba 23e, non avendo trovato il suo corpo, sono venute a dirci di aver avuto anche una visione di angeli, i quali affermano che egli è vivo. 24Alcuni dei nostri sono andati alla tomba e hanno trovato come avevano detto le donne, ma lui non l’hanno visto». 25Disse loro: «Stolti e lenti di cuore a credere in tutto ciò che hanno detto i profeti! 26Non bisognava che il Cristo patisse queste sofferenze per entrare nella sua gloria?». 27E, cominciando da Mosè e da tutti i profeti, spiegò loro in tutte le Scritture ciò che si riferiva a lui.

28Quando furono vicini al villaggio dove erano diretti, egli fece come se dovesse andare più lontano. 29Ma essi insistettero: «Resta con noi, perché si fa sera e il giorno è ormai al tramonto». Egli entrò per rimanere con loro. 30Quando fu a tavola con loro, prese il pane, recitò la benedizione, lo spezzò e lo diede loro. 31Allora si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero. Ma egli sparì dalla loro vista. 32Ed essi dissero l’un l’altro: «Non ardeva forse in noi il nostro cuore mentre egli conversava con noi lungo la via, quando ci spiegava le Scritture?». 33Partirono senza indugio e fecero ritorno a Gerusalemme, dove trovarono riuniti gli Undici e gli altri che erano con loro, 34i quali dicevano: «Davvero il Signore è risorto ed è apparso a Simone!». 35Ed essi narravano ciò che era accaduto lungo la via e come l’avevano riconosciuto nello spezzare il pane.

Il racconto di Gesù coi discepoli di Emmaus si può definire "un incontro che cambia la vita". Il dialogo che allaccia con loro rappresenta tutta l'umanità nei suoi vari problemi e la parola e la presenza di Cristo che riscalda il cuore, rassicura, salva.

I discepoli avevano il cuore pieno di tristezza, di delusione, di confusione. "sono già passati tre giorni. noi speravamo." Sono delusi perché avevano una loro concezione del Messia. Ma anche oggi ci può essere un rapporto immaturo con il Signore: ci si aspetta da Lui chissà che cosa, lo vorremmo a nostra immagine e somiglianza, lo pensiamo secondo i nostri schemi, sembra non ascoltarci, sembra un Dio lontano, morto. Ecco anche la nostra tristezza e delusione.

Gesù spiega loro le Scritture, si ferma con loro ed essi diventano capaci di riconoscerlo quando spezza il pane, come aveva fatto tante volte per le folle. Capiscono dopo: molte volte tante cose si capiscono dopo. E' come quello che è avvenuto in questi giorni con il Papa: quante cose la gente e i potenti capiscono ora: la sua predicazione della pace, la giustizia, la casa e il pane per tutti, i valori cristiani per tutto il mondo e specialmente per l'Europa.

"Gli si aprirono gli occhi. ed egli subito sparì". Questo deve bastare: avete la Parola di Dio, avete l'Eucarestia. Dio è con noi, sempre, Cristo è il Salvatore presente e operante.

Cristo si è avvicinato e si avvicina sempre all'uomo. Cristo accoglie ogni preghiera ed esaudisce al di là di ogni attesa. Cristo rimane presente nella Parola e nel Pane dell'Eucarestia. La Parola fa capire chi è il Salvatore; il Pane è Cristo stesso che rende operante in ogni epoca e per ogni persona l'opera e la grazia della salvezza.

Il S. Padre ha commentato e attualizzato in maniera mirabile questo vangelo sia nella Lettera "Mane nobiscum Domine", sia nell'ultimo messaggio di Pasqua. Scrive così: «Rimani con noi, Signore, perché si fa sera». Fu questo l'invito accorato che i due discepoli, incamminati verso Emmaus la sera stessa del giorno della risurrezione, rivolsero al Viandante che si era ad essi unito lungo il cammino. Carichi di tristi pensieri, non immaginavano che quello sconosciuto fosse proprio il loro Maestro, ormai risorto. Sperimentavano tuttavia un intimo «ardore», mentre Egli parlava con loro «spiegando» le Scritture. La luce della Parola scioglieva la durezza del loro cuore e «apriva loro gli occhi». Tra le ombre del giorno in declino e l'oscurità che incombeva nell'animo, quel Viandante era un raggio di luce che risvegliava la speranza ed apriva i loro animi al desiderio della luce piena. «Rimani con noi», supplicarono. Ed egli accettò. Di lì a poco, il volto di Gesù sarebbe scomparso, ma il Maestro sarebbe «rimasto» sotto i veli del «pane spezzato», davanti al quale i loro occhi si erano aperti.

"Resta con noi, Signore!". Con queste parole i discepoli di Emmaus invitarono il misterioso Viandante a restare con loro, mentre volgeva al tramonto quel primo giorno dopo il sabato in cui l'incredibile era accaduto. Secondo la promessa, Cristo era risorto; ma essi non lo sapevano ancora. Tuttavia le parole del Viandante lungo la strada avevano progressivamente riscaldato il loro cuore. Per questo lo avevano invitato: "Resta con noi". Seduti poi intorno alla tavola della cena, lo avevano riconosciuto allo "spezzare del pane". E subito Egli era sparito. Dinanzi a loro era rimasto il pane spezzato, e nel loro cuore la dolcezza di quelle sue parole.

"L'icona dei discepoli di Emmaus ben si presta ad orientare un Anno che vedrà la Chiesa particolarmente impegnata a vivere il mistero della Santa Eucaristia. Sulla strada dei nostri interrogativi e delle nostre inquietudini, talvolta delle nostre cocenti delusioni, il divino Viandante continua a farsi nostro compagno per introdurci, con l'interpretazione delle Scritture, alla comprensione dei misteri di Dio. Quando l'incontro diventa pieno, alla luce della Parola subentra quella che scaturisce dal «Pane di vita», con cui Cristo adempie in modo sommo la sua promessa di «stare con noi tutti i giorni fino alla fine del mondo».

"La Parola e il Pane dell'Eucaristia, mistero e dono della Pasqua, restano nei secoli come memoria perenne della passione, morte e risurrezione di Cristo! Anche noi oggi, Pasqua di Risurrezione, con tutti i cristiani del mondo ripetiamo: Gesù, crocifisso e risorto, rimani con noi! Resta con noi, amico fedele e sicuro sostegno dell'umanità in cammino sulle strade del tempo! Tu, Parola vivente del Padre, infondi fiducia e speranza in quanti cercano il senso vero della loro esistenza. Tu, Pane di vita eterna, nutri l'uomo affamato di verità, di libertà, di giustizia e di pace.

Rimani con noi, Parola vivente del Padre, ed insegnaci parole e gesti di pace: pace per la terra consacrata dal tuo sangue e intrisa del sangue di tante vittime innocenti; pace per i Paesi del Medio Oriente e dell'Africa, dove pure tanto sangue continua ad essere versato; pace per tutta l'umanità, su cui sempre incombe il pericolo di guerre fratricide. Rimani con noi, Pane di vita eterna, spezzato e distribuito ai commensali: dà anche a noi la forza di una solidarietà generosa verso le moltitudini che, ancor oggi, soffrono e muoiono di miseria e di fame, decimate da epidemie letali o prostrate da immani catastrofi naturali. Per la forza della tua Risurrezione siano anch'esse rese partecipi di una vita nuova.

"Anche noi, uomini e donne del terzo millennio, abbiamo bisogno di Te, Signore risorto! Rimani con noi ora e fino alla fine dei tempi. Fa' che il progresso materiale dei popoli non offuschi mai i valori spirituali che sono l'anima della loro civiltà. Sostienici, Ti preghiamo, nel nostro cammino. In Te noi crediamo, in Te speriamo, perché Tu solo hai parole di vita eterna. Mane nobiscum, Domine! Alleluia. La «frazione del pane» - come agli inizi veniva chiamata l'Eucaristia - è da sempre al centro della vita della Chiesa. Per mezzo di essa Cristo rende presente, nello scorrere del tempo, il suo mistero di morte e di risurrezione. In essa Egli in persona è ricevuto quale «pane vivo disceso dal cielo», e con Lui ci è dato il pegno della vita eterna, grazie al quale si pregusta l'eterno convito della Gerusalemme celeste.

L'Eucaristia è il centro vitale intorno a cui desidero che i giovani si raccolgano per alimentare la loro fede ed il loro entusiasmo".

 

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