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TESTO Commento su 1cor 11,23-24

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Giovedì Santo (Messa in Cena Domini) (24/03/2005)

Brano biblico: 1cor 11,23-24 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Gv 13,1-15

1Prima della festa di Pasqua Gesù, sapendo che era venuta la sua ora di passare da questo mondo al Padre, avendo amato i suoi che erano nel mondo, li amò fino alla fine. 2Durante la cena, quando il diavolo aveva già messo in cuore a Giuda, figlio di Simone Iscariota, di tradirlo, 3Gesù, sapendo che il Padre gli aveva dato tutto nelle mani e che era venuto da Dio e a Dio ritornava, 4si alzò da tavola, depose le vesti, prese un asciugamano e se lo cinse attorno alla vita. 5Poi versò dell’acqua nel catino e cominciò a lavare i piedi dei discepoli e ad asciugarli con l’asciugamano di cui si era cinto. 6Venne dunque da Simon Pietro e questi gli disse: «Signore, tu lavi i piedi a me?». 7Rispose Gesù: «Quello che io faccio, tu ora non lo capisci; lo capirai dopo». 8Gli disse Pietro: «Tu non mi laverai i piedi in eterno!». Gli rispose Gesù: «Se non ti laverò, non avrai parte con me». 9Gli disse Simon Pietro: «Signore, non solo i miei piedi, ma anche le mani e il capo!». 10Soggiunse Gesù: «Chi ha fatto il bagno, non ha bisogno di lavarsi se non i piedi ed è tutto puro; e voi siete puri, ma non tutti». 11Sapeva infatti chi lo tradiva; per questo disse: «Non tutti siete puri».

12Quando ebbe lavato loro i piedi, riprese le sue vesti, sedette di nuovo e disse loro: «Capite quello che ho fatto per voi? 13Voi mi chiamate il Maestro e il Signore, e dite bene, perché lo sono. 14Se dunque io, il Signore e il Maestro, ho lavato i piedi a voi, anche voi dovete lavare i piedi gli uni agli altri. 15Vi ho dato un esempio, infatti, perché anche voi facciate come io ho fatto a voi.

Dalla Parola del giorno

Il Signore Gesù, nella notte in cui veniva tradito, prese del pane e, dopo aver reso grazie, lo spezzò e disse: «Questo è il mio corpo, che è per voi; fate questo in memoria di me».

Come vivere questa Parola?

Nel giovedì santo, una delle "punte" più altre dell'anno liturgico, questa parola di Paolo s'illumina e dà peso al nostro celebrare il giovedì santo stesso, se ne ricordiamo il contesto. Esso è nato dalla preoccupazione dell'apostolo di richiamare la giovane Chiesa di Corinto ad emendarsi. Erano insorte infatti, nella Chiesa, delle divisioni: uno scandalo per il cuore di Paolo! Egli non esce in riprensioni moralistiche, ma ricorda l'evento più forte della nostra fede. Quella "carne" di tutti i dolori che è stato il corpo spezzato di Cristo in croce, quel sangue da Lui versato per lavare tutti i peccati, Gesù stesso identificò nel "pane" della Cena consumata insieme ai Suoi, "nella notte in cui fu tradito". È questo l'antidoto a ogni male di divisione. Oh se lo capissimo! L'Alleanza Antica, patto d'amore che attraversa tutta la storia, diviene in quel momento Alleanza Nuova nel calice di un "vino" che è il suo stesso sangue. Scrivere qualcosa di più forte e più alto nella storia dell'Amore umano-divino non sarà mai possibile! Anche perché Gesù aggiunse: "Fate questo in memoria di me". Come a dire: questo è un "memoriale" in cui questa storia si attualizza con voi, in voi e per voi, ogni volta che viene celebrata l'Eucaristia (spezzare il "pane" e condividere il "vino") in qualsiasi angolo della terra. Ed è proprio questo "memoriale" che sta alle nostre divisioni come il fuoco all'acqua. Dove c'è vero fuoco, l'acqua evapora. Dove c'è vero celebrare e vivere l'Eucaristia, non c'è divisione ma comunione fraterna.

Oggi, nella mia pausa contemplativa, chiedo la grazia di entrare spiritualmente con la mente il cuore e la vita nel senso del dono senza limite che è l'EUCARISTIA. E pregherò:

Gesù, un grazie infinito per il tuo infinito donarti. Dammi non solo di celebrare l'Eucaristia ma di viverla saldata all'impegno di voler essere sempre e dovunque elemento di unione, deprecando ogni divisione.

La voce di un Padre della Chiesa

Rispettate, rispettate questa mensa a cui tutti ci comunichiamo; rispettate il Cristo immolato per noi; rispettate il sacrificio che viene offerto... Dopo aver partecipato a una simile tavola ed esserci comunicati con un simile alimento, dovremmo forse prendere le armi gli uni contro gli altri? Dovremmo invece armarci tutti insieme contro il demonio! Se il tuo prossimo ti ha ingiuriato, prega Dio di usargli misericordia. È tuo fratello, un membro del tuo corpo; egli è invitato alla stessa tavola, come te.
Giovanni Crisostomo

 

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