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TESTO Commento su Gv 20, 11; 14-18

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Martedì fra l'Ottava di Pasqua (18/04/2017)

Vangelo: Gv 20,11-18 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

«Maria stava all'esterno, vicino al sepolcro, e piangeva [...]. Vide Gesù, in piedi, ma non sapeva che era Gesù. Le disse Gesù: "Donna, perché piangi? Chi cerchi?". Ella, pensando che fosse il custode del giardino, gli disse: "Se l'hai portato via tu, dimmi dove l'hai posto e io andrò a prenderlo". Gesù le disse: "Maria!". Ella si voltò e gli disse in ebraico: "Rabbunì!" - che significa: "Maestro!". Gesù le disse: "Non mi trattenere, perché non sono ancora salito al Padre, ma va' dai miei fratelli e dì loro: "Salgo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro". Maria di Magdala andò ad annunciare ai discepoli: "Ho visto il Signore!" e ciò che le aveva detto».
Gv 20, 11; 14-18

Come vivere questa Parola?
Il Vangelo di oggi è molto commovente nella sua incantevole semplicità: riappare l'amabile figura di Maria di Magdala, che abbiamo già trovato nel Vangelo di Giovanni nella Domenica di Pasqua, a cui rimandiamo. A proposito di questa santa c'è una bella novità, che forse è passata sotto silenzio alla maggioranza dei fedeli, Un recente documento della Congregazione del Culto divino (10 giugno 2016) ha stabilito, per volontà esplicita di Papa Francesco, che la memoria di S. Maria Maddalena (il 22 luglio) sia elevata al grado di ‘festa' col titolo di Apostolorum Apostola (Apostola degli Apostoli). Ma ritorniamo al Vangelo odierno.
Giovanni ci descrive questa donna fedele, che «stava all'esterno, vicino al sepolcro, e piangeva». Una pennellata piena di colore. Gli apostoli, invece, erano venuti e se ne erano andati via. Maria rimane lì, impietrita dal dolore, trattenuta da un affetto profondo per il Maestro che rimane però umano, e che tuttavia la predispone all'incontro imminente col Risorto. Bisogna che prima il dolore scavi nel suo cuore, perché possa essere riempito dalla gioia pasquale. Gesù è già lì presente e Maria non lo riconosce, non si accorge che è Lui, perché è sprofondata nel suo dolore. Maria deve convertirsi alla fede pasquale: lei sta cercando un morto, un cadavere, e non sa che deve cercare un Vivo! Soltanto il Risorto può operare questa conversione, ma prima è necessario che Egli chiami per nome la sua ‘pecorella': «Maria!». E allora tutto cambia.
È quello che accade anche a noi con il Vangelo. Non sono gli occhi che ci permettono di riconoscere Gesù, ma la voce. Quel timbro, quel tono, quel nome sussurrato dentro con una tenerezza infinita, fanno cadere la barriera che separa. Basta averlo ascoltato anche una sola volta, che rimane scolpito per sempre, indelebile, nell'anima. La voce di Gesù non si dimentica più: udita per un attimo - se accolta nel profondo - rimane lì. Maria si getta ai piedi di Gesù e lo abbraccia con la tenerezza struggente di chi ha ritrovato l'Uomo-Dio della sua vita. Ma Gesù le dice: «Non mi trattenere... ma va' dai miei fratelli». L'amore di Cristo è una forza che spinge ad andare oltre, a non chiudersi, e non può essere trattenuto solo per sé: «Non mi trattenere!». L'incontro col Risorto rimette tutto in movimento: e la Maddalena, peccatrice, diviene la prima annunciatrice del Vangelo della Risurrezione agli Apostoli, l'Apostola degli Apostoli!

La voce del Dottore Angelico
«È anche da notare che alla Maddalena è stato conferito un triplice privilegio. Anzitutto un privilegio profetico, per il fatto che meritò di vedere degli Angeli: infatti, il profeta è l'interprete fra gli Angeli e il popolo. In secondo luogo il privilegio angelico, perché ha visto Cristo, nel quale gli Angeli bramano di fissare lo sguardo. In terzo luogo il privilegio del ministero apostolico, anzi è diventata lei stessa Apostola degli Apostoli, per il fatto che a lei è affidato il compito di annunciare la Risurrezione del Signore ai discepoli»,
S. Tommaso d'Aquino, Super evangelium S. Joannis lectura cap. 20, lectio 3.

Don Ferdinando Bergamelli SDB - f.bergamelli@tiscali.it

 

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