TESTO La Parola di oggi è SILENZIO
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Sabato Santo (15/04/2017)
La Parola di oggi è SILENZIO
Come vivere questa Parola?
Sabato Santo, la Chiesa sosta presso il sepolcro del Signore, meditando la sua passione e morte. C'è comunque qualcuno che, nel clima di sfiducia e nostalgia, rimane luce di speranza: è Maria, la donna del Sabato Santo.
Troviamo oggi qualche momento per leggere con calma almeno alcune strofe dello Stabat mater, sequenza del XIII secolo attribuita a Jacopone da Todi e musicata da Giovanni Battista Pergolesi. Riportiamo qui alcune strofe di questo canto, caro alla tradizione del popolo cristiano.
La Madre addolorata
stava in lacrime presso la Croce
su cui pendeva il Figlio.
E il suo animo gemente,
contristato e dolente era trafitto da una spada.
Oh, quanto triste e afflitta
fu la benedetta Madre dell'Unigenito!
Come si rattristava,
si doleva la Pia Madre vedendo le pene del celebre Figlio!
Chi non piangerebbe
al vedere la Madre di Cristo in tanto supplizio?
Chi non si rattristerebbe
al contemplare la pia Madre dolente accanto al Figlio?
A causa dei peccati del suo popolo
Ella vide Gesù nei tormenti, sottoposto ai flagelli.
Vide il suo dolce Figlio che moriva,
abbandonato da tutti, mentre esalava lo spirito.
Oh, Madre, fonte d'amore,
fammi provare lo stesso dolore
perché possa piangere con te.
La voce del santo e poeta
Santa Maria, donna del Sabato santo, estuario dolcissimo nel quale almeno per un giorno si è raccolta la fede di tutta la Chiesa, tu sei l'ultimo punto di contatto col cielo che ha preservato la terra dal tragico blackout della grazia. Guidaci per mano alle soglie della luce, di cui la Pasqua è la sorgente suprema.
Tonino Bello
Sr Graziella Curti - direttice@fmamelzo.com