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TESTO Eucarestia, Croce, Parola

don Marco Pratesi   Il grano e la zizzania

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Giovedì Santo (Messa in Cena Domini) (24/03/2005)

Vangelo: Gv 13,1-15 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Gv 13,1-15

1Prima della festa di Pasqua Gesù, sapendo che era venuta la sua ora di passare da questo mondo al Padre, avendo amato i suoi che erano nel mondo, li amò fino alla fine. 2Durante la cena, quando il diavolo aveva già messo in cuore a Giuda, figlio di Simone Iscariota, di tradirlo, 3Gesù, sapendo che il Padre gli aveva dato tutto nelle mani e che era venuto da Dio e a Dio ritornava, 4si alzò da tavola, depose le vesti, prese un asciugamano e se lo cinse attorno alla vita. 5Poi versò dell’acqua nel catino e cominciò a lavare i piedi dei discepoli e ad asciugarli con l’asciugamano di cui si era cinto. 6Venne dunque da Simon Pietro e questi gli disse: «Signore, tu lavi i piedi a me?». 7Rispose Gesù: «Quello che io faccio, tu ora non lo capisci; lo capirai dopo». 8Gli disse Pietro: «Tu non mi laverai i piedi in eterno!». Gli rispose Gesù: «Se non ti laverò, non avrai parte con me». 9Gli disse Simon Pietro: «Signore, non solo i miei piedi, ma anche le mani e il capo!». 10Soggiunse Gesù: «Chi ha fatto il bagno, non ha bisogno di lavarsi se non i piedi ed è tutto puro; e voi siete puri, ma non tutti». 11Sapeva infatti chi lo tradiva; per questo disse: «Non tutti siete puri».

12Quando ebbe lavato loro i piedi, riprese le sue vesti, sedette di nuovo e disse loro: «Capite quello che ho fatto per voi? 13Voi mi chiamate il Maestro e il Signore, e dite bene, perché lo sono. 14Se dunque io, il Signore e il Maestro, ho lavato i piedi a voi, anche voi dovete lavare i piedi gli uni agli altri. 15Vi ho dato un esempio, infatti, perché anche voi facciate come io ho fatto a voi.

Nella lavanda dei piedi Gesù esprime quello che vorrebbe comunicare ai discepoli in quell'ultima sera insieme. È quello che egli ha di più intimo e personale, quello in cui ha sempre creduto e che lascia come eredità ai suoi amici.

Gesù ha sempre lavato i piedi degli uomini. Si è abbassato sulla loro sporcizia, su tutto quello che è impresentabile e che gli uomini nascondono a sé e agli altri. Adesso, con la passione, sta per fare questo in modo perfetto e definitivo.

Nella Messa celebriamo e riviviamo insieme questo amore: l'amore con il quale Gesù ci ha amato fino al culmine.

Nella Messa Gesù si china per lavare i nostri piedi insudiciati sulle strade polverose della vita.

Nella Messa gustiamo il suo amore per poter nuovamente essere capaci di amare.

C'è uno strano colloquio tra Pietro di Gesù, nel quale prima Pietro fa resistenza a lasciarsi lavare i piedi, poi vuole che gli sia lavato anche il capo. Gesù gli risponde che gli apostoli sono già puri, è sufficiente che si lascino lavare i piedi.
Cosa significa?

Più oltre, sempre nei discorsi tenuti durante l'ultima cena, Gesù dirà ai suoi: "voi siete già puri per la parola che vi ho annunziata". La risposta di Gesù a Pietro durante la lavanda significa dunque questo: voi avete già ascoltato la mia Parola, adesso lasciatevi fare da me questo servizio di amore, che io dia la vita per voi.

Ecco, è la Parola che illumina il senso della passione, ed è la passione il compimento della Parola. È la Parola che svela il significato dell'Eucaristia ed è l'Eucaristia la realizzazione della Parola. Parola e croce, Parola ed Eucarestia, la storia (di Gesù, nostra) e il suo significato.

Il senso vero della passione e della sua celebrazione, che è la Messa, lo possiamo scoprire solo se ci mettiamo in ascolto della Parola. Ecco quanto ci è necessario per entrare nel mistero dell'amore di Cristo per noi, e per rispondere, come egli ci chiede, con il nostro al suo amore.

All'offertorio:

Pregate fratelli e sorelle perché questo sacrificio ci faccia rivivere l'amore di Gesù che ci lava i piedi, e sia gradito a Dio Padre Onnipotente.

Al Padre Nostro:

Come Gesù e insieme a lui, chiediamo al Padre che si realizzi il suo progetto di salvezza, la sua volontà annunziata nella sua Parola:

 

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