TESTO Commento su Lc 2,52
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S. Giuseppe (20/03/2017)
Vangelo: Lc 2,52
16Giacobbe generò Giuseppe, lo sposo di Maria, dalla quale è nato Gesù, chiamato Cristo.
18Così fu generato Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. 19Giuseppe suo sposo, poiché era uomo giusto e non voleva accusarla pubblicamente, pensò di ripudiarla in segreto. 20Mentre però stava considerando queste cose, ecco, gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa. Infatti il bambino che è generato in lei viene dallo Spirito Santo; 21ella darà alla luce un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati».
24Quando si destò dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l’angelo del Signore e prese con sé la sua sposa;
"Gesù cresceva in sapienza età e grazia davanti a Dio e agli uomini".
Lc 2,52
Come vivere questa Parola?
L'epoca di crescita di un ragazzo è sempre stato un periodo impegnativo per i genitori. Non avvenne certo diversamente per Maria e Giuseppe.
Non a caso la vita di Nazaret fu turbata dall'episodio di Gesù dodicenne che, dovendosi occupare delle cose del Padre Celeste, lasciò che sua Madre e il padre putativo Giuseppe "angosciati" lo cercassero.
Ecco la meditazione è proporti di pensare quanta gioia certo avrà provato Giuseppe a contatto con Gesù Bambino. Però certo c'è da chiedersi quanto quella "sapienza" quella "grazia" che rilucevano in Lui fossero del tutto insoliti, pertanto da destare in Giuseppe anche qualche interrogativo.
E quello stare accanto alla Madre del Bambino, come un'ombra protettrice, gli sarà costato poco?
Giovane sposo innamorato di una splendida sposa tutta pura e tutta amabile senza poterla toccare mai, dev'essergli costato un alto prezzo di oblatività.
Ecco, Giuseppe di Nazareth, Tu che ti sei preso cura di Maria e del Bambino: due gioielli di santissima umanità affidati al tuo amore oblativamente spoglio di qualsiasi pretesa, aiutami a far tacere le mie pretese nei confronti di quelli che amo. Perché ami? Avrebbero potuto chiederti. Forse Tu Giuseppe il silenzioso, avresti risposto ciò che dici a noi oggi: Amo perché amo. E basta. Perché Dio è Amore. Amo perché rispetto gli altri. E basta. Perché amore è aprire strade di libertà.
La voce di un rinomato scrittore
"Non si può diventare genitori se prima non si è diventati adulti... La sequenza bambino - adulto - genitore non può essere cambiata nel suo ordine. Infatti, come si fa ad assistere gli altri se non si è in grado di assistere se stessi?"
Giulio Cesare Giacobbe
Sr Maria Pia Giudici FMA - info@sanbiagio.org