TESTO Gesù è stato tentato e ha vinto per me
don Roberto Rossi Parrocchia Regina Pacis
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I Domenica di Quaresima (Anno A) (05/03/2017)
Vangelo: Mt 4,1-11
In quel tempo, 1Gesù fu condotto dallo Spirito nel deserto, per essere tentato dal diavolo. 2Dopo aver digiunato quaranta giorni e quaranta notti, alla fine ebbe fame. 3Il tentatore gli si avvicinò e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, di’ che queste pietre diventino pane». 4Ma egli rispose: «Sta scritto:
Non di solo pane vivrà l’uomo,
ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio».
5Allora il diavolo lo portò nella città santa, lo pose sul punto più alto del tempio 6e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, gèttati giù; sta scritto infatti:
Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo
ed essi ti porteranno sulle loro mani
perché il tuo piede non inciampi in una pietra».
7Gesù gli rispose: «Sta scritto anche:
Non metterai alla prova il Signore Dio tuo».
8Di nuovo il diavolo lo portò sopra un monte altissimo e gli mostrò tutti i regni del mondo e la loro gloria 9e gli disse: «Tutte queste cose io ti darò se, gettandoti ai miei piedi, mi adorerai». 10Allora Gesù gli rispose: «Vattene, Satana! Sta scritto infatti:
Il Signore, Dio tuo, adorerai:
a lui solo renderai culto».
11Allora il diavolo lo lasciò, ed ecco, degli angeli gli si avvicinarono e lo servivano.
Abbiamo il racconto delle tentazioni di Gesù. Non vogliamo solo esaminare queste tentazioni, cercando al limite come anche noi ne siamo preda, ma soprattutto individuare quelle che sono le tentazioni del maligno oggi nella vita delle persone, delle famiglie, della cultura, della società; individuare e guardare in faccia a quelle che sono le tentazioni in cui io continuamente incorro, lasciandomi andare alla mentalità mondana, al mio egoismo, alla mia pigrizia, alle mie soddisfazioni personali terrene.
Inoltre è importante guardare alla umiltà e alla vittoria di Cristo, al suo amore per ciascuno di noi e per tutti. Aggrappandoci a Lui possiamo divenire partecipi della sua vittoria sul male. Come dice S. Agostino: "Non fermarti al fatto che Gesù è stato tentato. Ma Gesù è stato tentato e ha vinto per te".
Il tentatore cerca di distogliere Gesù dal progetto del Padre, ossia dalla via del sacrificio, dell'amore che offre se stesso in espiazione, per fargli prendere una strada facile, di successo e di potenza. Il duello tra Gesù e Satana avviene a colpi di citazioni della Sacra Scrittura. Il diavolo, infatti, per distogliere Gesù dalla via della croce, gli fa presenti le false speranze messianiche: il benessere economico, indicato dalla possibilità di trasformare le pietre in pane; lo stile spettacolare e miracolistico, con l'idea di buttarsi giù dal punto più alto del tempio di Gerusalemme e farsi salvare dagli angeli; e infine la scorciatoia del potere e del dominio, in cambio di un atto di adorazione a Satana.
Gesù respinge decisamente tutte queste tentazioni e ribadisce la ferma volontà di seguire la via stabilita dal Padre, senza alcun compromesso col peccato e con la logica del mondo. Notiamo come risponde Gesù. Lui non dialoga con Satana, come aveva fatto Eva nel paradiso terrestre. Gesù sa bene che con Satana non si può dialogare, perché è troppo astuto. Gesù sceglie di rifugiarsi nella Parola di Dio e risponde con la forza di questa Parola. Nel momento delle nostre tentazioni, niente argomenti con Satana, ma sempre difesi dalla Parola di Dio! E questo ci salverà". Gesù così risponde e vince: "non di solo pane vivrà l'uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio»; e questo ci dà forza, ci sostiene nella lotta contro la mentalità mondana che abbassa l'uomo al livello dei bisogni primari, facendogli perdere la fame di ciò che è vero, buono e bello, la fame di Dio e del suo amore. «Sta scritto anche: "Non metterai alla prova il Signore Dio tuo"», perché la strada della fede passa anche attraverso il buio, il dubbio, e si nutre di pazienza e di attesa perseverante. «Sta scritto: "Il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai culto"»; ossia, dobbiamo disfarci degli idoli, delle cose vane, e costruire la nostra vita sulla cosa essenziale che è l'amore di Dio.
Queste parole Gesù le vive nelle sue azioni e nella sua fedeltà al Padre fino all'ora della passione e della croce. Lì Gesù riporterà la sua vittoria definitiva, la vittoria dell'amore!
Possiamo fare nostra la preghiera della messa: "O Dio che conosci la fragilità della natura umana ferita dal peccato, concedi al tuo popolo di intraprendere con la forza della tua parola, il cammino quaresimale, per vincere le eduzioni del maligno e giungere alla Pasqua nella gioia dello Spirito. Amen."