TESTO Per chi faresti ore e ore di fila sotto il sole cocente?
don Nazareno Galullo (giovani) Vangelo Giovane
III Domenica di Avvento (Anno A) - Gaudete (11/12/2016)
Vangelo: Mt 11,2-11
In quel tempo, 2Giovanni, che era in carcere, avendo sentito parlare delle opere del Cristo, per mezzo dei suoi discepoli mandò 3a dirgli: «Sei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro?». 4Gesù rispose loro: «Andate e riferite a Giovanni ciò che udite e vedete: 5i ciechi riacquistano la vista, gli zoppi camminano, i lebbrosi sono purificati, i sordi odono, i morti risuscitano, ai poveri è annunciato il Vangelo. 6E beato è colui che non trova in me motivo di scandalo!».
7Mentre quelli se ne andavano, Gesù si mise a parlare di Giovanni alle folle: «Che cosa siete andati a vedere nel deserto? Una canna sbattuta dal vento? 8Allora, che cosa siete andati a vedere? Un uomo vestito con abiti di lusso? Ecco, quelli che vestono abiti di lusso stanno nei palazzi dei re! 9Ebbene, che cosa siete andati a vedere? Un profeta? Sì, io vi dico, anzi, più che un profeta. 10Egli è colui del quale sta scritto:
Ecco, dinanzi a te io mando il mio messaggero,
davanti a te egli preparerà la tua via.
11In verità io vi dico: fra i nati da donna non è sorto alcuno più grande di Giovanni il Battista; ma il più piccolo nel regno dei cieli è più grande di lui».
Sono sicuro che tra di voi c'è chi ha affrontato una megafila per andare a vedere un cantante in concerto. A me è capitato un paio di volte: dal mattino presto sotto il sole cocente di Roma, allo Stadio Olimpico, per cercare un par-terre il più possibile vicino al palco; sete, folla, fino alla sera quando finalmente, tra le ovazioni di una folla in delirio sono "apparsi" i cantanti.
Al rientro, a notte fonda, mentre guidavo ed i miei amici ronfavano in macchina pensavo: ma chi me l'ha fatto fare a spendere soldi per una sfacchinata del genere? Ma chi sono andato a vedere? Ma è valsa la pena? Non ho contribuito forse anche io a "glorificare su questa terra" delle persone che, solo perché famose, pure se cantassero l'elenco telefonico sarebbero applaudite, osannate come manco a Gesù all'ingresso in Gerusalemme!
Che idiota, mi sono autogiudicato!
Ma chi sono andato a vedere? E' proprio vero che c'è il rischio di "innalzare" chi non è da innalzare solo perché tutti gli corron dietro. In tanti sono corsi dietro a Giovanni il Battista, ma forse non per tutti era ben chiaro il messaggio della conversione. Mi pare un po' quello che accade con i Papi, almeno nell'era mediatica: in tanti corrono dietro al "personaggio", poi bisogna davvero vedere chi mette in pratica la loro parola.
Noi dietro a chi corriamo? Corriamo in piazza S. Pietro sulla scia dell'entusiasmo, come se andessimo ad un concerto rock, ci accapigliamo per farci un "selfie" con il Papa, ma quel richiamo del Papa alla castità proprio non ci piace. Perché, che ne capisce lui di sessualità? E come si permette ad offendere i gay dicendo che la teoria transgender proprio non gli va giù? Ma cosa può capire lui di sacrifici, se li metta in casa sua gli extracomunitari che dice di accogliere in nome di Gesù e non venga a darci fastidio! Con tutti quei soldi che ha il Vaticano!
E Gesù direbbe: Ma chi siete andati a vedere a Piazza S. Pietro? Un personaggio? Volevate riuscire nei selfie con lui? Avete fatto quasi a cazzotti per accaparrarvi il posto vicino alla transenna e non avete capito che quel messaggio era più importante dello stesso Papa Francesco!
Non me ne vogliate, carissimi amici ed amiche, ma nemmeno prendiamoci in giro: papa Francesco oggi è il nostro Giovanni Battista: un profeta dei nostri tempi che non è capito come non lo fu lo stesso Giovanni Battista.
Tuttavia, ricordate che qualunque profeta, anche dei nostri tempi, non sarà mai più importante delle vostre scelte. Il profeta vi indica la strada e scompare. Anche Gesù disse lo stesso di suo cugino Giovanni Battista (ah, non sapevate che era suo cugino? Figlio di Elisabetta, cugina di sua madre Maria Santissima): il più piccolo nel regno dei cieli è più grande di lui.
Questa frase sconcerta. Perché è il più piccolo è più grande di lui? Lui che aveva richiamato folle nel deserto a battezzarsi come penitenza nel fiume Giordano! Lui che aveva tante persone al suo seguito, al punto da mandarne alcune a chiedere a Gesù se fosse lui il Messia e Gesù gli risponde con i suoi stessi segni "miracolosi". Lui che era in carcere per aver avuto il coraggio di denunciare la bigamia del suo stesso Re d'Israele Erode, che aveva una donna che non era sua moglie. Lui, che perderà la "testa" - e la vita - a causa di una promessa fatta da Erode alla sua compagna, a causa della danza di Salomè (vi dico tutto questo per ricordare chi era Giovanni il Battista). Ebbene sì, proprio lui, un grande che è molto poco rispetto ad uno di noi che mette in pratica la parola di Gesù. In un certo qual modo Gesù ci fa capire che siamo profetici quando pratichiamo il vangelo.
Se io metto in pratica il vangelo, se si vede nei fatti che sono cristiano, se la parola scomoda di Papa Francesco che mi invita a vivere il vangelo della misericodia la accolgo e la realizzo nella mia vita, se i consigli del mio parroco sono importanti per me, se sono un giovane che non si vergogna di essere un credente praticante, allora sì che sono profetico, più di Giovanni.
Chiudo dicendoti: non ti aspettare però la statua gigante, se sei profetico, ti tireranno le pietre o diranno che non vali nulla. Te lo dico sottovoce: fidati di ciò che sei perché vali di fronte a Dio non di fronte agli uomini. E, soprattutto, non avere paura.
Bacioni e buon avvento.