TESTO Commento su Mt 24,42
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I Domenica di Avvento (Anno A) (27/11/2016)
Vangelo: Is 2,1-5; Sal 121; Rm 13,11-14; Mt 24,37-44
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «37Come furono i giorni di Noè, così sarà la venuta del Figlio dell’uomo. 38Infatti, come nei giorni che precedettero il diluvio mangiavano e bevevano, prendevano moglie e prendevano marito, fino al giorno in cui Noè entrò nell’arca, 39e non si accorsero di nulla finché venne il diluvio e travolse tutti: così sarà anche la venuta del Figlio dell’uomo. 40Allora due uomini saranno nel campo: uno verrà portato via e l’altro lasciato. 41Due donne macineranno alla mola: una verrà portata via e l’altra lasciata.
42Vegliate dunque, perché non sapete in quale giorno il Signore vostro verrà. 43Cercate di capire questo: se il padrone di casa sapesse a quale ora della notte viene il ladro, veglierebbe e non si lascerebbe scassinare la casa. 44Perciò anche voi tenetevi pronti perché, nell’ora che non immaginate, viene il Figlio dell’uomo».
«Vegliate dunque, perché non sapete in quale giorno il Signore vostro verrà»
Mt 24,42
Come vivere questa Parola?
Ogni uomo e donna sono invitati alla vigilanza: la loro salvezza o la loro perdizione dipendono dall'attenzione che essi pongono nel vivere ogni giorno il messaggio evangelico e nell'essere docili alla voce dello Spirito.
L'attesa il Signore è importante per ogni vocazione umana: è aprirsi alla comunione con Dio, alla carità verso i fratelli e le sorelle, all'accettazione delle gioie e dei dolori che la vita ci riserva, alla realizzazione concreta dei doni che ognuno ha ricevuto da Dio e che le circostanze richiedono.
La celebrazione dell'Avvento ci spinge a riconoscere la venuta del Signore in ogni avvenimento quotidiano e ci predispone alla venuta finale di Dio al termine della nostra vita e della nostra storia.
A noi il Signore richiede di spalancare il nostro cuore al desiderio e all'impegno per accoglierlo degnamente
O Signore, fa' che possiamo accoglierti con gioia come nostro Salvatore, sull'esempio di Maria, tua divina Madre.
La voce di Papa Francesco
Discernere e vigilanza, per non lasciare entrare quello che inganna, che seduce, che affascina. Chiediamo al Signore questa grazia, la grazia del discernimento e la grazia della vigilanza".
Omelia del 9 ottobre 2015
D. Mario Maritano SDB - maritano@unisal.it