TESTO Commento su Ap 22,7

«Queste parole sono certe e vere. Il Signore, il Dio che ispira i profeti, ha mandato il suo angelo per mostrare ai suoi servi le cose che devono accadere tra breve. Ecco, io vengo presto. Beato chi custodisce le parole profetiche di questo libro».
Ap 22,7

Come vivere questa Parola?
Ecco io vengo presto! Queste parole di Gesù bastano per resistere nella vita. Alla fine non importa come quantificare questo presto. La tentazione di ridurlo in giorni, mesi, anni è forte. Ma non serve. "Vengo presto!": una certezza, che ci permette di vivere con motivazione, di lavorare con passione, di desiderare non l'impossibile, ma quello che costruisce possibilità per tutti.
L'Apocalisse, questo libro così particolare e lì per lì poco accessibile, si chiude con questa affermazione. Le visoni che ci hanno accompagnato in questi giorni, la lettura dei tanti simboli incontrati ci hanno condotto a non temere le circostanze più negative e ad aspettare con speranza il Signore che viene, invocandolo: Maranatha!

Signore, il tempo di avvento che ora inizia, non sia vissuto da noi come il solito avvento senza senso. Sia un tempo di grazia speciale, che risvegli in noi l'attesa che genera novità, che fa spazio alla tua vita in noi.

La voce di Papa Francesco (angelus 1° dicembre 2013)
"L'avvento. Come nella vita di ognuno di noi c'è sempre bisogno di ripartire, di rialzarsi, di ritrovare il senso della mèta della propria esistenza, così per la grande famiglia umana è necessario rinnovare sempre l'orizzonte comune verso cui siamo incamminati. L'orizzonte della speranza!"
"Ma quando accadrà questo? - si domanda il Papa- Che bel giorno sarà, nel quale le armi saranno smontate, per essere trasformate in strumenti di lavoro! Che bel giorno sarà quello! E questo è possibile! Scommettiamo sulla speranza, sulla speranza della pace, e sarà possibile!"

Sr Silvia Biglietti FMA - silviabiglietti@libero.it