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TESTO Commento su Lc 13,10-13

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Lunedì della XXX settimana del Tempo Ordinario (Anno II) (24/10/2016)

Vangelo: Lc 13,10-17 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

«In quel tempo, Gesù stava insegnando in una sinagoga in giorno di sabato. C'era là una donna che aveva da diciotto anni uno spirito che la teneva inferma; era curva e non poteva drizzarsi in nessun modo. Gesù la vide, la chiamò a sé e le disse: "Donna, sei libera dalla tua infermità", e le impose le mani. Subito quella si raddrizzò e glorificava Dio».
Lc 13,10-13

Come vivere questa Parola?
Gesù è sempre attento a chi ha bisogno di aiuto. Il suo ministero di evangelizzazione non lo pone a distanza dalle realtà di sofferenza. Si accorge di una donna curva che non ha neppure parole per attirare la sua attenzione. Anche se il giorno sacro del sabato voleva che lo sguardo dell'ebreo osservante fosse totalmente ed esclusivamente teso verso Dio, Gesù agisce in nome di un Dio che è Padre ed ha mandato il proprio figlio "ad annunziare ai poveri il lieto messaggio, a proclamare ai prigionieri la liberazione". Ecco allora che la donna curva e infelice può essere liberata dalla paralisi. Il Maestro l'ha vista, l'ha chiamata: "Donna, sei libera dalla tua infermità". Ora, colei che stava quasi raggomitolata su se stessa, si alza e glorifica Dio. E' il miracolo della vita, quasi una risurrezione per una gioia piena.

Oggi, identificandomi nella donna curva e legata dai propri limiti e paure, mi rivolgerò al Signore Gesù chiedendogli che mi guarisca con il suo sguardo d'amore.

La voce di Madre Teresa
Un pensiero e una preghiera per tutte quelle donne che
non ricevono neanche un semplice sorriso.
Un pensiero e una preghiera per quelle maltrattate anche tra le mura domestiche,
che nel silenzio vivono il loro dramma.
Un pensiero e una preghiera per quelle bambine che sono mutilate,
violentate, uccise.
Un pensiero e una preghiera per le donne di paesi dove
in nome di leggi e consuetudini sono private della loro dignità e libertà.
Un pensiero, una preghiera e un grazie sincero a tutte quelle donne che
non vivono la vita solo per se stesse, ma sono "esempio" in famiglia, a lavoro, nella società.

Sr Graziella Curti - direttice@fmamelzo.com

 

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