TESTO Commento su Lc 12,20
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Lunedì della XXIX settimana del Tempo Ordinario (Anno II) (17/10/2016)
Vangelo: Lc 12,13-21
«Stolto, questa notte stessa ti sarà richiesta la tua vita. E quello che hai preparato, di chi sarà?"»
Lc 12,20
Come vivere questa Parola?
Gesù ci invita ad essere vigilanti nella a non preoccuparsi eccessivamente del nostro denaro: con la morte non si porta nulla con se stessi, se non le buone opere (e purtroppo anche le cattive, da espiare poi nell'aldilà). Egli rifiuta di farsi mediatore tra un uomo e il suo fratello per una questione di eredità: sciaguratamente la voglia di avere più denaro e più beni spesso inquina anche le relazioni parentali più strette: in tal modo si vive nell'egoismo, nell'isolamento e si nega la condivisone con gli altri.
La morte, che sopraggiunge senza che noi ci accorgiamo (o quasi), rivela il valore delle nostre ricchezze (materiali e spirituali): o servono per acquistare meriti aiutando gli altri, dimostrando di praticare la vera carità, o ci portano alla perdizione, se ci asteniamo dal soccorrere gli altri e se non condividiamo quanto possediamo.
Sapendo essere destinati a divenire "cittadini del cielo", non poniamo la nostra fiducia nei beni terreni, ma in quelli del cielo, sull'esempio di sant'Ignazio di Antiochia - che oggi ricordiamo - il quale affermava (scrivendo la sua lettera ai Romani): "C'è in me un'acqua viva che mi sussurra: Vieni al Padre!" La sua speranza era saldamente ancorata a Cristo, perché - aggiungeva sempre s. Ignazio - "E' meglio essere che sembrare cristiani".
Signore, fa' che nella mia vita prevalga il tuo amore per te e per il prossimo, che io non ponga le mie speranze nei beni terreni, ma nell'adempimento fedele della tua parola e del tuo vangelo
La voce di Papa Francesco
E Gesù ci dice di non avere fiducia nella pace delle ricchezze, perché con grande realismo ci dice: "Guardate che ci sono i ladri... I ladri possono rubare le tue ricchezze!". Non è una pace definiva quella che ti dà i soldi. Anche pensate che il metallo pure si arrugginisce, no?
Omelia del 20 maggio 2014
D. Mario Maritano SDB - maritano@unisal.it