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TESTO Commento su Matteo 18,1-10

don Michele Cerutti

Domenica che precede il martirio di S. Giovanni il Precursore (Anno C) (28/08/2016)

Vangelo: Mt 18,1-10 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Mt 18,1-10

1In quel momento i discepoli si avvicinarono a Gesù dicendo: «Chi dunque è più grande nel regno dei cieli?». 2Allora chiamò a sé un bambino, lo pose in mezzo a loro 3e disse: «In verità io vi dico: se non vi convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli. 4Perciò chiunque si farà piccolo come questo bambino, costui è il più grande nel regno dei cieli. 5E chi accoglierà un solo bambino come questo nel mio nome, accoglie me.

6Chi invece scandalizzerà uno solo di questi piccoli che credono in me, gli conviene che gli venga appesa al collo una macina da mulino e sia gettato nel profondo del mare. 7Guai al mondo per gli scandali! È inevitabile che vengano scandali, ma guai all’uomo a causa del quale viene lo scandalo!

8Se la tua mano o il tuo piede ti è motivo di scandalo, taglialo e gettalo via da te. È meglio per te entrare nella vita monco o zoppo, anziché con due mani o due piedi essere gettato nel fuoco eterno. 9E se il tuo occhio ti è motivo di scandalo, cavalo e gettalo via da te. È meglio per te entrare nella vita con un occhio solo, anziché con due occhi essere gettato nella Geènna del fuoco.

10Guardate di non disprezzare uno solo di questi piccoli, perché io vi dico che i loro angeli nei cieli vedono sempre la faccia del Padre mio che è nei cieli.

La liturgia ci presenta oggi una figura che ci interpella sulla testimonianza della nostra fede ed è Eleazaro.
Siamo nel libro dei Maccabei che narra il processo di ellenizzazione nell'Oriente Antico. Alessandro Magno nel 300 a.c. occupò tutta l'area mediorentale. Le civiltà lì presenti, a contatto con la cultura mediorientale, iniziavano a subire una contaminazione non solo nei costumi, ma anche nella fede. Anche la civiltà ebraica subì questo processo. Veniva imposto il culto alle divinità pagane.
Davanti a questa richiesta la risposta è stata di grande fermezza da parte di alcuni. Eleazaro fu tra quelli che non cedettero nel concedersi alle divinità pagane e inserirsi in quel programma che consisteva perfino nel profanare il Tempio. Egli, avanti in età, aveva compreso il compito di dare testimonianza e portare avanti la responsabilità che quella fede ricevuta doveva essere donata alle nuove generazioni.
Questa testimonianza richiama alla responsabilità di tutti i battezzati rivestiti di quel sacerdozio comune. La fede è un dono che abbiamo il compito di coltivare non solo per noi, ma perché dei frutti di quell'albero possano cibarsi anche altri.
Davanti alla testimonianza di Eleazaro siamo chiamati a essere interpellati. Viviamo una fede fatta di timidezze di rispetto umano? Viviamo una fede fatta di pochi slanci? Davanti ai nostri ambienti di lavoro, di amici abbiamo il coraggio della testimonianza non fatta di parole, ma di vita? Assistiamo oggi al rischio di una fede relegata solo ai momenti celebrativi? Non è esclusivo di un ambito la fede, ma abbraccia tutta la nostra esistenza.
Il vecchio Eleazaro con la sua testimonianza ci dice che non dobbiamo ancorare la nostra esistenza alle realtà della terra, ma avere lo sguardo alle realtà ultime. Queste realtà non debbono scomparire dall'orizzonte della nostra fede, ma realtà che ci debbono pervadere perché costituiscono la meta alla quale siamo destinati. Eleazaro ci parla della responsabilità degli anziani nella trasmissione della fede. Questa responsabilità non può sfociare nello scandalo. Eleazaro ci parla del coraggio del martirio e il cuore della preghiera ai tanti martiri di oggi che sono di più ancora delle prime Comunità Cristiane. Uomini i martiri che non sono ancorati a questa terra, ma con il loro supplizio ci indicano il cielo come meta del nostro camminare.
In questa domenica del martirio del Battista e in quelle successive accostiamoci a qualche biografia di santi martiri per chiedere una fede coraggiosa fatta di slanci non di timidezze o di paure.

 

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