TESTO Commento su Mt 10, 7-16
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S. Barnaba (11/06/2016)
Vangelo: Mt 10,7-13
«7Strada facendo, predicate, dicendo che il regno dei cieli è vicino. 8Guarite gli infermi, risuscitate i morti, purificate i lebbrosi, scacciate i demòni. Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date. 9Non procuratevi oro né argento né denaro nelle vostre cinture, 10né sacca da viaggio, né due tuniche, né sandali, né bastone, perché chi lavora ha diritto al suo nutrimento.
11In qualunque città o villaggio entriate, domandate chi là sia degno e rimanetevi finché non sarete partiti. 12Entrando nella casa, rivolgetele il saluto. 13Se quella casa ne è degna, la vostra pace scenda su di essa; ma se non ne è degna, la vostra pace ritorni a voi».
Durante il cammino predicate dicendo: "E' vicino il regno dei cieli". Guarite gli infermi, risuscitate i morti, mondate i lebbrosi, scacciate i demoni. Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date.
Mt 10, 7-16
Come vivere questa Parola?
Gesù ha scelto i suoi più stretti collaboratori, li istruisce e li invia. Consegna nelle loro mani gesti di vita: "Guarite gli infermi, risuscitate i morti, sanate i lebbrosi, cacciate i demoni". E' un dono che gli apostoli devono regalare strada facendo. Lo stile del loro andare è quello della leggerezza e della povertà, che non permette di accumulare, ma ricerca accoglienza, casa a cui portare pace. Lo stesso stile lo vediamo, giorno dopo giorno, attuarsi nella vita di Papa Francesco, che cerca, in umiltà di riproporre al mondo intero lo stesso Gesù, il suo Vangelo. E noi?
Come san Barnaba. Signore aiutaci a camminare con gioia sulla stessa via, ad essere cioè persone di benevolenza, di disponibilità, di incoraggiamento per quelli che avviciniamo.
La voce di S. Francesco d'Assisi
Oh! Signore, fa di me uno strumento della tua pace:
dove è odio, fa' ch'io porti amore,
dove è offesa, ch'io porti il perdono,
dove è discordia, ch'io porti la fede,
dove è l'errore, ch'io porti la Verità,
dove è la disperazione, ch'io porti la speranza.
Dove è tristezza, ch'io porti la gioia,
dove sono le tenebre, ch'io porti la luce.
Oh! Maestro, fa' che io non cerchi tanto:
Ad essere compreso, quanto a comprendere.
Ad essere amato, quanto ad amare
Poiché: Sì è: Dando, che si riceve:
Perdonando che si è perdonati;
morendo che si risuscita a Vita Eterna.
Amen.
Sr Graziella Curti - direttice@fmamelzo.com