TESTO Commento su Lc 24,35-48
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Giovedì fra l'Ottava di Pasqua (31/03/2016)
Vangelo: Lc 24,35-48
«Mentre essi parlavano di queste cose, Gesù in persona apparve in mezzo a loro e disse: "Pace a voi!" Stupiti e spaventati credevano di vedere un fantasma. Ma egli disse.." Guardate le mie mani e i miei piedi: Sono proprio io!»
Lc 24,35-48
Come vivere questa Parola?
I discepoli hanno appena finito di sentire il racconto dei due di Emmaus e sono ancora pieni di meraviglia quando Gesù appare in mezzo a loro. "Stupiti e spaventati, credono di vedere un fantasma". I loro occhi non sono ancora in grado di riconoscere il Maestro. Non bastano i segni della passione a togliere i dubbi nel cuore di quegli uomini che hanno vissuto per anni accanto a Gesù. Ne hanno conosciuto le abitudini, gli atteggiamenti. L'incredulità rispetto al misterioso e straordinario evento della risurrezione è davvero grande. "Avete qui qualcosa da mangiare?" Il Maestro non lascia niente di intentato per confermare la sua Risurrezione, per aprire alla fede i loro occhi e il loro cuore. Ancora una volta si rifà alle parole dei profeti e dei Salmi, alle sue stesse parole e allora la mente si apre: "Di questo voi siete testimoni". Gesù li richiama alla loro responsabilità di condivisione e di evangelizzazione.
"Signore donaci un cuore attento alla tua presenza in mezzo a noi e concedici di essere testimoni del tuo amore"
La voce di una convertita
Non pensiamo che l'amore sia una cosa che brilla, ma una cosa che consuma.
M. Delbrel
Sr Graziella Curti, FMA - curtigrazia@gmail.com