PERFEZIONA LA RICERCA

FestiviFeriali

Parole Nuove - Commenti al Vangelo e alla LiturgiaCommenti al Vangelo
AUTORI E ISCRIZIONE - RICERCA

Torna alla pagina precedente

Icona .doc

TESTO Beati i poveri in Spirito

don Romeo Maggioni   Home Page

don Romeo Maggioni è uno dei tuoi autori preferiti di commenti al Vangelo?
Entrando in Qumran nella nuova modalità di accesso, potrai ritrovare più velocemente i suoi commenti e quelli degli altri tuoi autori preferiti!

IV Domenica del Tempo Ordinario (Anno A) (30/01/2005)

Vangelo: Mt 5,1-12a Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Mt 5,1-12

In quel tempo, 1vedendo le folle, Gesù salì sul monte: si pose a sedere e si avvicinarono a lui i suoi discepoli. 2Si mise a parlare e insegnava loro dicendo:

3«Beati i poveri in spirito,

perché di essi è il regno dei cieli.

4Beati quelli che sono nel pianto,

perché saranno consolati.

5Beati i miti,

perché avranno in eredità la terra.

6Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia,

perché saranno saziati.

7Beati i misericordiosi,

perché troveranno misericordia.

8Beati i puri di cuore,

perché vedranno Dio.

9Beati gli operatori di pace,

perché saranno chiamati figli di Dio.

10Beati i perseguitati per la giustizia,

perché di essi è il regno dei cieli.

11Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. 12Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli. Così infatti perseguitarono i profeti che furono prima di voi.

Il Regno di Dio è iniziato tra gli uomini: "Gesù andava intorno per tutta la Galilea predicando la buona novella del Regno e curando ogni sorta di malattie e di infermità nel popolo" (Mt 4,23).

Il Regno di Dio è la nuova umanità che Dio ricrea tra quanti sentono il peso del fallimento e il limite di questa nostra storia che gli uomini han voluto costruire indipendentemente e contro il progetto di Dio.

Di questo Regno ora Gesù suggerisce la sigla, lo spirito, lo statuto, disegnando le caratteristiche spirituali di chi vi vuol accedere. Beati, fortunati quelli che vi aderiscono!

1) I POVERI DI JAHWE'

La prima lettura richiama un lungo filone di spiritualità biblica chiamato dei "Poveri di Jahvè", coloro cioè che vivono la propria vita integra nella fedeltà al Signore e nella aspettativa della sua ricompensa. "Cercate il Signore voi tutti, poveri della terra, che seguite i suoi ordini; cercate la giustizia e l'umiltà, per trovarvi al riparo nel giorno dell'ira del Signore". Costituiscono un piccolo resto, che "non commette iniquità, non proferisce menzogna, né si troverà nella sua bocca una lingua fraudolenta". E' "un popolo umile e povero" perché non vive l'arroganza degli altri, né ricorre alla malizia e alla prepotenza del possedere, ma "si compiace della legge del Signore", e, come dirà Gesù, "cerca prima il regno di Dio e la sua giustizia" (Mt 6,33). Vertice di questo filone è la Vergine Maria che nel Magnificat canterà la gioia di essere stata innalzata dalla sua piccolezza, e loderà il Signore che "ha rovesciato i potenti dai troni e ha innalzato gli umili" (Lc 1,52).

In tutta la predicazione di Gesù ricorre spesso il richiamo agli umili, ai piccoli, ai poveri, ai bambini. "In verità vi dico: se non vi convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel Regno dei cieli. Perciò chiunque diventerà piccolo come questo bambino, sarà il più grande nel regno dei cieli" (Mt 14,3-4). Dove i termini piccolo e bambino stanno per semplice, per apertura e capacità di accoglienza della vita e della salvezza in quanto doni e non come pretesa o propria conquista. Guardando i primi discepoli che l'avevano seguito, un giorno Gesù disse: "Ti benedico, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai tenuto nascoste queste cose ai sapienti e agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così è piaciuto a te" (Mt 11,25-26). Questo dato di fatto si ripercuote nella Chiesa. Ce ne parla san Paolo in riferimento alla comunità di Corinto: "Considerate la vostra vocazione, fratelli: non ci sono tra voi molti sapienti secondo la carne, non molti potenti, non molti nobili". Solo il cuore umile e povero si apre a Dio.

Il motivo lo spiega nuovamente Paolo: "Dio ha scelto ciò che nel mondo è stolto per confondere i sapienti, Dio ha scelto ciò che nel mondo è debole per confondere i forti, Dio ha scelto ciò che nel mondo è ignobile e disprezzato e ciò che è nulla per ridurre a nulla le cose che sono, perché nessuno possa gloriarsi davanti a Dio" (II lett.). Ecco il punto: nessuno deve pensare di salvarsi da sé. Senza l'aiuto di Dio e la sua grazia l'uomo fallisce. Tutta la nostra vita è dono. Essa sta raccolta tra due termini biblici precisi: GRAZIA e MISERICORDIA. Tutto noi riceviamo gratuitamente da Dio. Il misconoscerlo procura la morte. Solo la sua misericordia e il suo gratuito perdono ci possono ridare la vita. Ecco cos'è veramente povertà: riconoscere che dipendiamo da Dio in tutto.

2) BEATI I POVERI IN SPIRITO

É su questo sfondo allora che si possono capire queste Beatitudini di Matteo: "Beati i poveri in spirito perché di essi è il Regno dei cieli". Povertà è distacco reale dalle cose, come l'ha vissuto Gesù: "Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell'uomo non ha dove posare il capo" (Lc 9,58). Povertà è mitezza, non-violenza, tolleranza, condizione di emarginazione e di persecuzione. In un modo positivo: povertà è ricerca dei veri valori umani quali la pace, il perdono, la non doppiezza di linguaggio o le astuzie nell'azione, essere puri e semplici di cuore. Alla fine: gente che crede e soffre perché la "giustizia di Dio" regni tra gli uomini, perché "venga il suo Regno", senza paura dello scherno e della persecuzione del mondo.

"Di essi è il Regno dei cieli". Costoro sono i veri discepoli del Signore, "chiamati figli di Dio". Partecipano all'intimità con Dio, alla sua consolazione, alla sua misericordia, alla sua pienezza di vita, alla terra promesssa del cielo. Infine "vedranno Dio". "Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli". Questa del Regno è una iniziale partecipazione ai beni di Dio per un loro possesso poi definitivo nei "cieli nuovi e terra nuova". Un "già e non ancora" che dà la serenità e la certezza di un possesso futuro, contenuto della speranza cristiana.

Gesù in persona ne è il garante. Lui è stato il primo a vivere in pieno le Beatitudini: "insultato e perseguitato e fatto oggetto di ogni sorta di male" per la giustizia di Dio; ma alla fine è stato lui il vincente: lui Dio ha risuscitato ed esaltato alla sua destra. I suoi criteri quindi sono quelli giusti che portano alla vera riuscita, perché ormai, con Lui, è il Regno di Dio che domina e rende definitivi i giudizi. "Il principe di questo mondo è giudicato" (Gv 16,11), i criteri mondani sono oggi dichiarati illusori e perdenti. "Ha spiegato la potenza del suo braccio, ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore; ha ricolmato di beni gli affamati, ha rimandato a mani vuote i ricchi" (Lc 1,51.53). Gesù ha promesso la medesima vittoria a quanti parteciperanno alla battaglia che si ingaggia sempre nella storia tra il mondo e Dio. "Il vincitore lo farò sedere presso di me, sul mio trono, come io ho vinto e mi sono assiso presso il Padre mio sul suo trono" (Ap 3,21).

A questo punto vien da chiederci: non è questo un ideale un po' rinunciatario? Poveri, miti, misericordiosi, operatori di pace, puri di cuore...: non si finisce poi per essere solo perdenti in un mondo dove ci vogliono denti e pugni per sopravvivere?

Le Beatitudini sono un ideale di forza interiore, non di prepotenza e violenza. Occorre credere alla giustizia che fa Dio più che a quella, poca e ambigua, che riusciamo a fare noi.

Il Salmo oggi ci fa pregare così: "Il Signore è fedele per sempre, rende giustizia agli oppressi, ama i giusti, ma sconvolge le vie degli empi".

Fidiamoci delle promesse e dei criteri di Dio, perché "il Signore regna per sempre, per ogni generazione".

 

Ricerca avanzata  (55377 commenti presenti)
Omelie Rituali per: Battesimi - Matrimoni - Esequie
brano evangelico
(es.: Mt 25,31 - 46):
festa liturgica:
autore:
ordina per:
parole: