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TESTO Questi e' il mio Figlio

don Roberto Rossi   Parrocchia Regina Pacis

Battesimo del Signore (Anno A) (09/01/2005)

Vangelo: Mt 3,13-17 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

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In quel tempo, 13Gesù dalla Galilea venne al Giordano da Giovanni, per farsi battezzare da lui. 14Giovanni però voleva impedirglielo, dicendo: «Sono io che ho bisogno di essere battezzato da te, e tu vieni da me?». 15Ma Gesù gli rispose: «Lascia fare per ora, perché conviene che adempiamo ogni giustizia». Allora egli lo lasciò fare. 16Appena battezzato, Gesù uscì dall’acqua: ed ecco, si aprirono per lui i cieli ed egli vide lo Spirito di Dio discendere come una colomba e venire sopra di lui. 17Ed ecco una voce dal cielo che diceva: «Questi è il Figlio mio, l’amato: in lui ho posto il mio compiacimento».

Secondo la volontà di Dio, Gesù viene per salvare il suo popolo, l'umanità, dai suoi peccati. Il Figlio di Dio, nato da Maria, concepito per opera dello Spirito Santo, non è venuto per condannare il mondo ma per salvarlo.

Come compie la sua missione di salvezza? Nell'umiltà, che si fa umiliazione. Giuseppe si era rifugiato «con il bambino e la madre» a Nazaret in Galilea. Ora, dopo quasi trent'anni, giunse fin là la «voce che grida nel deserto». Gesù l'accolse come Parola di Dio rivolta a sé e, lasciata la Galilea, eccolo presentarsi a Giovanni per essere battezzato da lui.

Benché senza peccato, si sentiva parte di un'umanità peccatrice, bisognoso di ricevere quel battesimo, segno di conversione, per dire con i fatti e pubblicamente che, come uomo in tutto simile a noi, vuole orientare la sua vita verso Dio. È lui che mediante il suo esempio ci guida verso il Padre.

Ma Giovanni, anche lui inviato da Dio, capì subito che Gesù era il più forte, il più grande in dignità, che doveva venire dopo di lui e che avrebbe battezzato donando lo Spirito Santo. Perciò si oppose alla richiesta di Gesù. Per lui era impossibile il più grande si facesse battezzare dal più piccolo: «Io ho bisogno di essere battezzato da te, e tu vieni da me?».

La risposta di Gesù ha un'importanza unica: è un implicito invito a Giovanni a continuare nella sua missione. Nelle parole di Gesù a Giovanni risuona un «noi», segno chiaro che parla di sé e di Giovanni. Per i due vale: «... è necessario che noi compiamo in modo perfetto la volontà di Dio». Gesù non nega quello che pensa Giovanni di lui, ma gli fa capire che per lui vivere secondo Dio significa «rendersi in tutto simile ai fratelli», cioè a noi.

Gesù era sceso nell'acqua, ma subito salì dall'acqua ed ecco che gli si aprirono i cieli e vide lo Spirito di Dio scendere su di lui.

La missione di Gesù ha lo scopo di unire la terra al cielo, gli uomini a Dio. Si rende visibile l'eterna e infinita comunione trinitaria: è l'intima vita divina che si rivela a noi e a cui siamo chiamati a vivere nell'eternità beata.

Nel battesimo al Giordano ci viene presentato Gesù nel momento della sua consacrazione messianica. Ce lo dicono gli Atti degli Apostoli quando, riferendosi al battesimo di Giovanni, affermano che Dio consacrò in Spirito Santo e potenza Gesù di Nazaret. Lo Spirito Santo scese su Gesù in forma di colomba e in Gesù ha inizio la nuova creazione, quella che è secondo Dio.

L'evangelista Matteo, per dirci che qui si tratta di una rivelazione divina rivolta a tutti noi, riporta le parole del Padre: «Questi è il figlio mio, che io amo. lo l'ho scelto».

Si realizza quanto aveva scritto il profeta Isaia: «Ecco il mio servo che io sostengo, il mio eletto nel quale mi compiaccio».

Il Figlio di Dio, scegliendo la via dell'umiliazione, sceglie di presentarsi al mondo come il servo di Dio annunciato da Isaia. Dio Padre approva questa scelta affidandogli la missione di Servo: dovrà dare la propria vita per salvare il suo popolo dai suoi peccati. La vita di Gesù si delinea, in questo primo racconto della sua manifestazione pubblica, con molta chiarezza.

Noi contempliamo e celebriamo questo mistero della luce: Gesù che inizia dal battesimo ufficialmente la sua missione di salvezza.

Nello stesso tempo la celebrazione di oggi ci porta a rinnovare la gioia, la grazia e l'impegno del nostro battesimo.

Una volta un giovane si è rivolto ad un missionario e gli ha detto:

- perché voi missionari andate in paesi lontani a predicare Gesù Cristo, quando c'è tanto bisogno di voi qui in Italia?

Il missionario gli ha risposto: - Scusa, tu sei battezzato?

-Sì, certamente.

- E allora, cosa ne hai fatto del tuo battesimo? Non sai che il tuo battesimo ti rende testimone di Cristo e del vangelo? Tu col battesimo sei costituito missionario nel tuo ambiente!

Se tutti coloro che hanno ricevuto il battesimo sapranno scoprire e vivere la bellezza di questo dono di Dio, diventeranno autentici missionari e anche il nostro popolo sarà migliore.

 

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