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TESTO Cristo Giustizia di Dio

don Marco Pratesi   Il grano e la zizzania

Battesimo del Signore (Anno A) (09/01/2005)

Vangelo: Mt 3,13-17 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Mt 3,13-17

In quel tempo, 13Gesù dalla Galilea venne al Giordano da Giovanni, per farsi battezzare da lui. 14Giovanni però voleva impedirglielo, dicendo: «Sono io che ho bisogno di essere battezzato da te, e tu vieni da me?». 15Ma Gesù gli rispose: «Lascia fare per ora, perché conviene che adempiamo ogni giustizia». Allora egli lo lasciò fare. 16Appena battezzato, Gesù uscì dall’acqua: ed ecco, si aprirono per lui i cieli ed egli vide lo Spirito di Dio discendere come una colomba e venire sopra di lui. 17Ed ecco una voce dal cielo che diceva: «Questi è il Figlio mio, l’amato: in lui ho posto il mio compiacimento».

Il battesimo di Giovanni è un battesimo di conversione: lo ricevono i peccatori, che con questo gesto confessano i loro peccati e manifestano la volontà di convertirsi. Perciò quando Gesù si fa avanti per riceverlo, suscita la resistenza del Battista: Giovanni è un profeta, e vede la santità di Gesù. Per convincerlo, il Signore gli dice: "Lascia fare per ora; poiché conviene che noi adempiamo così ogni giustizia". Una frase che dice molto.

Tra gli evangelisti Matteo è quello che dà più risalto al tema della giustizia. Non si tratta della giustizia sociale e nemmeno della giustizia "distributiva", ma della giustizia di cui si parla spesso nell'Antico Testamento: l'essere giusto di Dio e l'essere giusto dell'uomo davanti a Dio.

Matteo scrive il suo vangelo per comunità formate da ebrei convertiti al cristianesimo. È logico che queste persone avessero bisogno di rendersi conto del fatto che tutto quello che avevano imparato dalla legge e dai profeti non era abolito, buttato via; ma entrava in una nuova e più grande prospettiva, quella evangelica, che lo completava. Questo vale anche per il grande tema anticotestamentario della giustizia. Con Gesù c'è una nuova idea di giustizia, e la vediamo già da questa prima uscita pubblica che è il suo battesimo.

Per l'israelita è giusto colui che segue la legge di Dio, è peccatore chi non la segue. "Questa sarà la nostra giustizia: l'aver cura di mettere in pratica tutti questi comandamenti" (Dt 6,25). È normale, lo comprendiamo bene.

Adesso però viene fuori una nuova giustizia: un giusto che si mette nella situazione del peccatore. Gesù riceve il battesimo dei peccatori insieme a loro. È una sorpresa! È la rivelazione della giustizia di Dio, una giustizia che esce dai nostri schemi, perché il giusto dà la vita per il peccatore. È la giustizia dell'amore, per la quale il Verbo di Dio ha voluto incarnarsi per farsi simile a noi, vivere la nostra situazione, farsi nostro fratello anche nella condizione di peccato e di morte. Lo dice S. Paolo, un ebreo zelantissimo nella giustizia: "Colui che non ha conosciuto peccato, Dio l'ha fatto peccato per noi, affinché noi diventassimo giustizia di Dio in lui" (2Cor 5,21). Gesù non ha peccato, ma ha sperimentato la condizione del peccatore fino a patire la morte, che è la conseguenza ultima del peccato e l'estrema lontananza da Dio.

Dobbiamo quindi prima di tutto trovare in questa speciale giustizia, in questa vicinanza che il Signore ha voluto manifestarci, la base della nostra vita e la sorgente della nostra fiducia.

Poi, Gesù figlio unigenito ci chiama ad essere figli del Padre insieme con lui, suoi fratelli: se questa è la giustizia di Dio, questa è anche la giustizia alla quale noi siamo invitati. Per adempiere "ogni giustizia" dobbiamo (cercare di) osservare i precetti della legge di Dio, ma non fermarci qui. Una volta che (ipoteticamente) fossimo perfettamente giusti, ci mancherebbe di fare come il Signore: chinarci sugli ingiusti, sugli smarriti, farci a loro fratelli e compagni, spogli da ogni spirito di giudizio e di superbia, per essere tutti insieme, salvati nell'amore.

All'offertorio:

Pregate fratelli e sorelle perché questo sacrificio ci renda giusti davanti a Dio, e sia gradito a Dio Padre Onnipotente.

Al Padre Nostro:

Guidati dallo Spirito di Gesù, Spirito di figli di Dio, Spirito della nuova giustizia del Regno, preghiamo come il Signore ci ha insegnato:

 

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