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TESTO Commento su Luca 2,18-21

don Michele Cerutti

Ottava del Natale del Signore - Circoncisione del Signore (01/01/2016)

Vangelo: Lc 2,18-21 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

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18Tutti quelli che udivano si stupirono delle cose dette loro dai pastori. 19Maria, da parte sua, custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore. 20I pastori se ne tornarono, glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto, com’era stato detto loro.

21Quando furono compiuti gli otto giorni prescritti per la circoncisione, gli fu messo nome Gesù, come era stato chiamato dall’angelo prima che fosse concepito nel grembo.

I pastori gioiscono perché sono stati testimoni della notte di Natale.
La gioia non può essere custodita gelosamente. La gioia dell'incontro porta all'annuncio. Sappiamo bene quanto è stata importante questa gioia per i primi apostoli: l'uno ha chiamato l'altro.
Così nelle prime comunità cristiane perché guardando agli apostoli molti si avvicinano alla fede. Luca scrive il suo Vangelo intorno al 60 d.c. e scrive alle comunità in cui vuole esortarle a vivere la dimensione della gioia come elemento che attrae ed evangelizza. Se recuperassimo la dimensione gioiosa della fede, riusciremmo veramente ad attrarre tutti coloro che sono alla ricerca della verità.
Smontiamo la dimensione intimistica della fede oggi assai diffusa. "Mi cerco le mie esperienze di fede" è un'espressione diffusa oggi. "La fede non può riguardare altri" un'altra espressione. Attenzione la fede è anche condivisione perché coloro che a tentoni cercano la luce la possono trovare.
I pastori, gli ultimi reietti della società, hanno appreso la lezione e ora nessuno li ferma. Sono proprio i pastori, ultimo gradino sociale, come le donne del mattino di Pasqua, escluse nella società maschilista del tempo, a diffondere la notizia i primi del Natale le seconde della Risurrezione.
Il progetto di Dio scardina tutte le nostre certezze. La logica di Dio è diversa dai nostri parametri ce lo dice Paolo nella lettera ai Filippesi. In quello svuotarsi di Gesù e divenire simile a noi c'è l'idea che la sua divinità è a servizio dell'uomo e non l'uomo prettamente al servizio di Dio. Questo ci dice che l'amore per Dio non nasce per sudditanza, ma nasce perché Lui ci ama ancor di più dell'amore che noi proviamo per Lui.
Il Dio che amiamo è un Dio misericordioso e umile e la sua umiltà sta in questo spogliarsi per divenire simile a noi. La sua umiltà fa passare i suoi disegni lontano dal potere e dai palazzi del potere. E' un Dio che rispetta l'uomo.
La Scrittura ci dice che Gesù si fa circoncidere. D'altra parte non dimentichiamecelo: "Egli è venuto a portare compimento alla legge non per toglierne uno iota". E' il rispetto di Dio per i tempi dell'uomo per purificare la legge indirizzandola all'Amore.
In questo contesto la Vergine Maria ci offre una lezione con la discrezione che la caratterizza. Ella raccoglie ogni cosa che la circonda per poi meditarla. Noi siamo stati inondati dalla luce del Natale ne siamo riusciti a serbare nel cuore un frammento? Guardiamo alla Vergine Maria che nel suo modo semplice di porsi ai margini della grotta scruta tutti coloro che si avvicinano al Figlio e li porta nella sua preghiera. A Lei ci rivolgiamo come Regina della Pace. In questo giorno in cui il mondo implora il dono della Pace Ella ci invita con il suo stile a non essere indifferenti.
Papa Francesco in questo anno nel suo messaggio per la giornata della pace ci invita a vincere l'indifferenza per conquistare la pace. Bombardati da tante notizie queste ci scivolano e non abitano il nostro cuore per offrirli nella preghiera al Signore. Maria ci invita alla custodia che ci fa sentire in empatia con i fratelli che soffrono nelle diverse parti del mondo. La preghiera alla Madre di Dio sia premurosa perché ha un valore molto alto.
San Luigi Maria De Montfort: "L'Ave Maria ben detta (con attenzione, devozione e modestia), secondo i Santi è il nemico che mette in fuga il diavolo, è il martello che lo schiaccia, la santificazione e fecondità dell'anima, la gioia degli Angeli, la melodia dei predestinati, il cantico del Nuovo Testamento, la gloria della SS. Trinità, il piacere di Maria, un bacio casto e amoroso che le si dà...".
Concludiamo con una preghiera perché cresca la pace.
Aiutaci, dolce Vergine Maria, aiutaci a dire: ci sia pace per il nostro povero mondo. Tu che fosti salutata dallo Spirito della Pace, ottieni pace per noi. Tu che accogliesti in te il Verbo della pace, ottieni pace per noi. Tu che ci donasti il Santo Bambino della pace, ottieni pace per noi. Tu che sei vicina a Colui che riconcilia e dici sempre sì a Colui che perdona, votata alla sua eterna misericordia, ottieni a noi la pace. Astro clemente nelle notti feroci dei popoli, noi desideriamo la pace. Colomba di dolcezza tra gli avvoltoi dei popoli, noi aspiriamo alla pace. Ramoscello di ulivo che germoglia nelle foreste bruciate dei cuori umani, noi abbiamo bisogno di pace. Perché siano finalmente liberati i prigionieri, gli esiliati ritornino in patria, tutte le ferite siano risanate, ottieni per noi la pace. Per l'angoscia degli uomini ti chiediamo la pace. Per i bambini che dormono nelle loro culle ti chiediamo la pace. Per i vecchi che vogliono morire nelle loro case ti chiediamo la pace. Madre dei derelitti, nemica dei cuori di pietra, stella che risplendi nelle notti dell'assurdo, ti chiediamo la pace.

 

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