TESTO Commento su Matteo 10,28-42
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Domenica che precede il martirio di S. Giovanni il Precursore (Anno B) (23/08/2015)
Vangelo: Mt 10,28-42
«28E non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo, ma non hanno potere di uccidere l’anima; abbiate paura piuttosto di colui che ha il potere di far perire nella Geènna e l’anima e il corpo. 29Due passeri non si vendono forse per un soldo? Eppure nemmeno uno di essi cadrà a terra senza il volere del Padre vostro. 30Perfino i capelli del vostro capo sono tutti contati. 31Non abbiate dunque paura: voi valete più di molti passeri!
32Perciò chiunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anch’io lo riconoscerò davanti al Padre mio che è nei cieli; 33chi invece mi rinnegherà davanti agli uomini, anch’io lo rinnegherò davanti al Padre mio che è nei cieli.
34Non crediate che io sia venuto a portare pace sulla terra; sono venuto a portare non pace, ma spada. 35Sono infatti venuto a separare l’uomo da suo padre e la figlia da sua madre e la nuora da sua suocera; 36e nemici dell’uomo saranno quelli della sua casa.
37Chi ama padre o madre più di me, non è degno di me; chi ama figlio o figlia più di me, non è degno di me; 38chi non prende la propria croce e non mi segue, non è degno di me. 39Chi avrà tenuto per sé la propria vita, la perderà, e chi avrà perduto la propria vita per causa mia, la troverà.
40Chi accoglie voi accoglie me, e chi accoglie me accoglie colui che mi ha mandato. 41Chi accoglie un profeta perché è un profeta, avrà la ricompensa del profeta, e chi accoglie un giusto perché è un giusto, avrà la ricompensa del giusto. 42Chi avrà dato da bere anche un solo bicchiere d’acqua fresca a uno di questi piccoli perché è un discepolo, in verità io vi dico: non perderà la sua ricompensa».
Stiamo vivendo la domenica prima del Martirio del Battista. Dopo aver vissuto il Tempo di Pasqua, in cui come cristiani siamo chiamati a vivere la gioia della Risurrezione, e dopo aver ricevuto lo Spirito Santo, nel giorno di Pentecoste e aver così meditato su questo grande mistero nelle domeniche successive, la liturgia ci esorta a essere inviati a testimoniare la nostra fede.
Una testimonianza che costa e il Battista né è la dimostrazione.
Lui è stato quello che non si è tirato indietro nell'annunciare la verità.
Davanti all'infedeltà di Erodiade che aveva rapporti con il fratello del marito, il Re Erode, Giovanni ha denunciato l'immoralità a quel sovrano che lo ascoltava ogni tanto.
Eppure quello stesso sovrano cede ai ricatti dell'amante e ne chiederà la testa al Battista.
L'esempio di martirio ci è offerto in questa domenica nella prima lettura tratta dal Secondo Libro dei Maccabei.
Questi fratelli vengono uccisi per mantenersi fedeli alle prescrizioni della legge ebraica.
Questi martiri si inseriscono in questa storia di infedeltà di cui siamo stati ascoltatori in queste ultime settimane.
Il popolo di Israele che cedeva nel culto alle divinità pagane.
Anche oggi pur vivendo in un contesto che a prima vista pare di infedeltà quanti i cristiani che danno prova e coraggio della fede.
Penso a quello che diceva nei primi anni del 2000 Giovanni Paolo II: "L'eroico esempio di Giovanni Battista fa pensare ai martiri della fede che lungo i secoli hanno seguito coraggiosamente le sue orme. In modo speciale, mi tornano alla mente i numerosi cristiani che nel secolo scorso sono stati vittime dell'odio religioso in diverse nazioni d'Europa. Anche oggi, in alcune parti del mondo, i credenti continuano ad essere sottoposti a dure prove per la loro adesione a Cristo e alla sua Chiesa".
Pensando al XX secolo l'odio nei confronti dei cristiani è andata ad ondate.
Comunismo, nazismo hanno esasperato l'odio nei confronti dei cristiani.
Ma il XXI secolo ha proseguito la scia di martirio cristiano che si sparge nel mondo.
Su 100 morti per odio religioso, 75 sono cristiani. No, non è la Roma di Nerone o Domiziano. È l'istantanea 2010 di una realtà spesso ignorata, respinta o semplicemente negata.
Dalla ricerca fatta in 198 paesi, cioè sul 99,5% della popolazione mondiale nel triennio 2006-2008, emerge che in testa alla classifica di intimidazioni e ostracismi vari ci sono sempre loro, i cristiani, con il 67% dei paesi.
Nel Nord Corea, ad esempio, la situazione è davvero drammatica. Si tratta di un Paese di cui si parla poco, guidato da un regime dittatoriale comunista che vanta un triste primato: i coreani sono stati descritti come uno dei popoli più brutalizzati del mondo, a causa delle severe restrizioni imposte alla loro libertà. Sembra infatti che il governo sperimenti armi chimiche e biologiche su esseri umani, con una speciale "predilezione" per "bambini disabili fisici e mentali". Un clima di terrore, dunque, in cui si è consumata il 16 giugno del 2009 un'ultima tragica vicenda: una donna cristiana, Ri Hyon-ok di 33 anni, è stata pubblicamente giustiziata perché distribuiva copie della Bibbia ed era, secondo la polizia, una spia di Seul e Washington. Il regime nord-coreano dichiara con questo atto "guerra contro le religioni". I genitori, il marito e i figli sono stati rinchiusi in un campo per prigionieri politici.
Nella nostra Europa il martirio è bianco.
Non c'è chiesto la morte cruenta, ma c'è chiesto il coraggio di scelte coraggiose.
Al cristiano è richiesta non la via della popolarità, ma della forza coraggiosa.
Matteo, si rivolge in questo vangelo dalle tinte forti alle comunità cristiane formate da ebrei convertiti.
Queste comunità subivano le persecuzioni e riportando questo discorso di Gesù l'evangelista voleva stillare il coraggio.
Virtù richiesta anche oggi nella certezza che Dio non ci dimentica perché abbiamo un valore altissimo di fronte a Dio.
Ben lo ha capito una preside di Roma che scrive una lettera, con carta intestata indirizzata ai genitori sul pericolo della teoria gender. E' stata massacrata. Addirittura con interpellanze parlamentari e ispezioni nella scuola. Non ci risulta invece che siano stati mandati ispettori nelle scuole dove insegnano liberamente associazioni vicine all'Arcigay. Ma questo è scontato.In Parlamento quache voce si è levata in tal senso a difesa del buon senso e della libertà di educazione dei genitori, costituzionalmente garantita.
"E' davvero sorprendente la solerzia del governo nel mandare gli ispettori in un istituto scolastico perché una preside ha sentito il dovere di informare, e sottolineo ‘informare', i genitori che dall'inizio del prossimo anno scolastico, con l'approvazione di uno specifico emendamento all'interno della riforma della scuola, sarà consentita l'educazione gender, scavalcando cosi il diritto dovere dei genitori all'educazione dei propri figli". "Quella stessa solerzia e tempestivita' - non è stata minimamente avvertita quando in diversi istituti, e cosa ancora più grave in molti asili, alcuni dirigenti scolastici hanno avviato programmi e iniziative didattiche ispirate alla dottrina gender, come il ‘Gioco del rispetto' che tante polemiche ha sollevato.
Qualche mese fa è morto il cardinale emerito di Chicago che ha detto pochi anni fa io morirò nel mio letto, il mio successore sarà martire perché parliamo di famiglia e questo oggi non è accettato.
Ecco a quella testimonianza oggi siamo chiamati.