PERFEZIONA LA RICERCA

Parole Nuove - Commenti al Vangelo e alla LiturgiaCommenti al Vangelo
AUTORI E ISCRIZIONE - RICERCA

Torna alla pagina precedente

Icona .doc

TESTO Commento su Matteo 22,1-14

don Michele Cerutti

IV domenica dopo Pentecoste (Anno B) (21/06/2015)

Vangelo: Mt 22,1-14 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Mt 22,1-14

1Gesù riprese a parlare loro con parabole e disse: 2«Il regno dei cieli è simile a un re, che fece una festa di nozze per suo figlio. 3Egli mandò i suoi servi a chiamare gli invitati alle nozze, ma questi non volevano venire. 4Mandò di nuovo altri servi con quest’ordine: “Dite agli invitati: Ecco, ho preparato il mio pranzo; i miei buoi e gli animali ingrassati sono già uccisi e tutto è pronto; venite alle nozze!”. 5Ma quelli non se ne curarono e andarono chi al proprio campo, chi ai propri affari; 6altri poi presero i suoi servi, li insultarono e li uccisero. 7Allora il re si indignò: mandò le sue truppe, fece uccidere quegli assassini e diede alle fiamme la loro città. 8Poi disse ai suoi servi: “La festa di nozze è pronta, ma gli invitati non erano degni; 9andate ora ai crocicchi delle strade e tutti quelli che troverete, chiamateli alle nozze”. 10Usciti per le strade, quei servi radunarono tutti quelli che trovarono, cattivi e buoni, e la sala delle nozze si riempì di commensali. 11Il re entrò per vedere i commensali e lì scorse un uomo che non indossava l’abito nuziale. 12Gli disse: “Amico, come mai sei entrato qui senza l’abito nuziale?”. Quello ammutolì. 13Allora il re ordinò ai servi: “Legatelo mani e piedi e gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti”. 14Perché molti sono chiamati, ma pochi eletti».

Il Signore ci vuole commensali alle nozze eterne e non si stanca di chiamare tutti a questo banchetto. Non c'è un clan preferito da Gesù, ma c'è il desiderio che nessuna vengo escluso. Davanti al suo invito sta la nostra libertà di figli che ci mette davanti a due possibilità o accettare o rifiutare. Accettare non è sufficiente.

Occorre prepararsi bene e andare a quell' appuntamento ben vestiti. Il vestito è frutto di una preparazione lunga e i sarti siamo noi. Come tutti i sarti abbiamo bisogno degli strumenti.

La Parola di Dio che, come afferma la lettera agli Ebrei, è quell'arma a doppio taglio che penetra nelle profondità del nostro essere per cercare di interpellarci profondamente sul nostro vissuto. La Parola alimenta il nostro rapporto. Dio si fa dono perché poi noi con la nostra preghiera possiamo rivolgerci a Lui come figli che vogliono alimentarsi da un Padre buono che non fa mai mancare niente.

Fondamentale è la via sacramentaria. L'Eucaristia è quel pane che alimenta e sostiene il nostro cammino. Farmaco di immortalità e allora comprendiamo da questa definizione come questo sacramento è a disposizione non solo per i forti, ma anche per i deboli. E' sacramento donato a tutti e che richiede responsabilità nell'assumerlo.

Il rapporto com Dio è autentico se poi viviamo il rapporto con i fratelli. L'altro fondamentale strumento è la carità fraterna. Fatta di attenzioni all'ambiente circostante.

Sintesi fondamentale per verificare che il vestito che predisponiamo è su misura è sicuramente l'esame di coscienza. Utile farsi aiutare. Per questo abbiamo la Confessione, il Sacramento della riconciliazione. L'aiuto di un qualcuno esterno che ci indica quali sono i lavori da predisporre sul vestito per evitare rattoppi indecorosi.

La Confessione preparata facendo tuttavia l'esame di coscienza. Si parte dalla gratitudine nei confronti del Signore che scommette anche su di noi e ci vuole far ripartire e risollevare dalle nostre infedeltà. L'esame di coscienza prosegue analizzando il nostro rapporto con Dio se abitato solo da un rapporto di necessità, o se invece è di fedeltà continua, partecipazione regolare ai sacramenti. Domandarsi se ci vergogniamo di essere cristiani nei contesti che ci circondano.

Il rapporto con i fratelli. Il rispetto della vita, dal nascere al suo tramonto. Il rispetto di coloro che hanno bisogno senza distinzione. Il rispetto della vita coniugale e la responsabilità educativa verso i figli e il rispetto verso i genitori. L'amore per noi stessi.Il rispetto del nostro corpo, del nostro tempo.

Questi sono i pilastri su cui confrontarci. Quindi nessuna paura il Signore attraverso la Chiesa ci offre i mezzi semplici per non sbandare e arrivare all'incontro ben preparati.

 

Ricerca avanzata  (54740 commenti presenti)
Omelie Rituali per: Battesimi - Matrimoni - Esequie
brano evangelico
(es.: Mt 25,31 - 46):
festa liturgica:
autore:
ordina per:
parole: