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TESTO Commento su Mc. 5, 30-34

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XIII Domenica del Tempo Ordinario (Anno B) (28/06/2015)

Vangelo: Mc 5,21-43 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Mc 5,21-43

21Essendo Gesù passato di nuovo in barca all’altra riva, gli si radunò attorno molta folla ed egli stava lungo il mare. 22E venne uno dei capi della sinagoga, di nome Giàiro, il quale, come lo vide, gli si gettò ai piedi 23e lo supplicò con insistenza: «La mia figlioletta sta morendo: vieni a imporle le mani, perché sia salvata e viva». 24Andò con lui. Molta folla lo seguiva e gli si stringeva intorno.

25Ora una donna, che aveva perdite di sangue da dodici anni 26e aveva molto sofferto per opera di molti medici, spendendo tutti i suoi averi senza alcun vantaggio, anzi piuttosto peggiorando, 27udito parlare di Gesù, venne tra la folla e da dietro toccò il suo mantello. 28Diceva infatti: «Se riuscirò anche solo a toccare le sue vesti, sarò salvata». 29E subito le si fermò il flusso di sangue e sentì nel suo corpo che era guarita dal male.

30E subito Gesù, essendosi reso conto della forza che era uscita da lui, si voltò alla folla dicendo: «Chi ha toccato le mie vesti?». 31I suoi discepoli gli dissero: «Tu vedi la folla che si stringe intorno a te e dici: “Chi mi ha toccato?”». 32Egli guardava attorno, per vedere colei che aveva fatto questo. 33E la donna, impaurita e tremante, sapendo ciò che le era accaduto, venne, gli si gettò davanti e gli disse tutta la verità. 34Ed egli le disse: «Figlia, la tua fede ti ha salvata. Va’ in pace e sii guarita dal tuo male».

35Stava ancora parlando, quando dalla casa del capo della sinagoga vennero a dire: «Tua figlia è morta. Perché disturbi ancora il Maestro?». 36Ma Gesù, udito quanto dicevano, disse al capo della sinagoga: «Non temere, soltanto abbi fede!». 37E non permise a nessuno di seguirlo, fuorché a Pietro, Giacomo e Giovanni, fratello di Giacomo. 38Giunsero alla casa del capo della sinagoga ed egli vide trambusto e gente che piangeva e urlava forte. 39Entrato, disse loro: «Perché vi agitate e piangete? La bambina non è morta, ma dorme». 40E lo deridevano. Ma egli, cacciati tutti fuori, prese con sé il padre e la madre della bambina e quelli che erano con lui ed entrò dove era la bambina. 41Prese la mano della bambina e le disse: «Talità kum», che significa: «Fanciulla, io ti dico: àlzati!». 42E subito la fanciulla si alzò e camminava; aveva infatti dodici anni. Essi furono presi da grande stupore. 43E raccomandò loro con insistenza che nessuno venisse a saperlo e disse di darle da mangiare.

«E subito Gesù, essendosi reso conto della forza che era uscita da lui, si voltò alla folla dicendo: "Chi ha toccato le mie vesti?". I suoi discepoli gli dissero: "Tu vedi la folla che si stringe intorno a te e dici: "Chi mi ha toccato?"". Egli guardava attorno, per vedere colei che aveva fatto questo. E la donna, impaurita e tremante, sapendo ciò che le era accaduto, venne, gli si gettò davanti e gli disse tutta la verità. Ed egli le disse: "Figlia, la tua fede ti ha salvata. Va' in pace e sii guarita dal tuo male"."
Mc. 5, 30-34

Come vivere questa Parola?
"Chi mi ha toccato?"
In molti - è vero - sono vicini a Gesù, ma solo una donna lo ha toccato!
Grande la fiducia e la certezza di questa donna rispetto alla guarigione; l'unica condizione, poterlo toccare, potergli toccare anche solo un "lembo del mantello"!
È una donna totalmente sbilanciata su Gesù, così che "riesce a rubargli" la forza della Vita e a intrattenere un dialogo con Lui.
S-centrarsi nel cuore e nella mente e dare a Cristo la nostra vita, ri-centrarsi in Lui: questa è la condizione per essere guariti nel profondo e diventare discepoli.

Signore Gesù guariscici! Salva la nostra anima ammalata, ridona armonia al nostro squilibrio interiore! Aiutaci a ritornare a Te: accresci la nostra fede!

La voce di un testimone
SIGNORE PER TE SOLO IO CANTO
Signore, per Te solo io canto, onde ascendere lassù, dove solo Tu sei, gioia infinita.
In gioia si muta il mio pianto, quando incomincio a invocarTi, e solo di Te godo, paurosa vertigine.
Io sono la tua ombra, sono il profondo disordine e la mia mente è l'oscura lucciola nell'alto buio,
che cerca di Te, inaccessibile Luce; di Te si affanna questo cuore conchiglia ripiena della Tua eco, o infinito Silenzio.
David Maria Turoldo

Don Ferdinando Bergamelli SDB - f.bergamelli@tiscali.it

 

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