TESTO Commento su At 16, 14-15
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Lunedì della VI settimana di Pasqua (11/05/2015)
Brano biblico: At 16,11-15
"Ad ascoltare c'era anche una donna di nome Lidia, commerciante di porpora, della città di Tiàtira, una credente in Dio, e il Signore le aprì il cuore per aderire alle parole di Paolo. Dopo essere stata battezzata insieme alla sua famiglia, ci invitò dicendo: «Se mi avete giudicata fedele al Signore, venite e rimanete nella mia casa»."
At 16, 14-15
Come vivere questa Parola?
Dopo Pasqua la liturgia ci fa leggere con distensione gli Atti degli Apostoli. Luca ci racconta senza sbrodolature agiografiche, la vita delle prime comunità cristiane. Ci fa toccare con mano la fatica delle comunità giudeo cristiane ad abbandonare le loro tradizioni religiose per abbracciare l'esperienza di novità di Gesù. Ci racconta di Pietro, ci racconta di Paolo. Ma in ogni narrazione ci sono altre persone che spiccano e ci aiutano a comprendere la lunga corsa della Parola. Oggi è Lidia di Tiatira ad attirare la nostra attenzione. Una donna un po' speciale: in un mondo fatto solo di uomini, dove essere donna significava essere niente, lei, rompendo ogni schema, si presenta come un potente capofamiglia anche capo di un'impresa che trattava stoffe. Forse è proprio questo suo essere capace di andare oltre gli stereotipi tradizionali che le permette di ascoltare con intelligenza attiva la storia di Gesù. Come ogni gruppo di ebrei in diaspora, lei si incontrava con i suoi correligionari fuori città, vicino ad un fiume. In quei momenti di preghiera e memoriale in una sinagoga all'aperto, lei lascia che la parola di Gesù innervi di speranza i pensieri suoi e di quella comunità nomade. Quando Paolo arriva sono pronti ad accogliere la buona notizia. E non solo. Sono pronti anche ad abbandonare l'idea di sinagoga e iniziare una nuova esperienza di ecclesia. Per questo Lidia mette la sua casa a disposizione. È la prima chiesa in Europa. Una donna che si fa battezzare inizia l'esperienza di fede e di comunità del nostro continente.
Signore, grazie per ogni donna che ancora oggi permette alla Chiesa di essere e di esserci come comunità, visibile, incontrabile, accogliente e perseverante.
La voce di papa Francesco
"Mi viene in mente: ma perché sono principalmente le donne a trasmettere la fede? Semplicemente perché quella che ci ha portato Gesù è una donna. E' la strada scelta da Gesù. Lui ha voluto avere una madre: anche il dono della fede passa per le donne, come Gesù per Maria".
Sr Silvia Biglietti FMA - silviabiglietti@libero.it