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TESTO Commento su Gv 1,45-51

Paolo Curtaz   Ti racconto la Parola

S. Bartolomeo apostolo (24/08/2013)

Vangelo: Gv 1,45-51 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

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45Filippo trovò Natanaele e gli disse: «Abbiamo trovato colui del quale hanno scritto Mosè, nella Legge, e i Profeti: Gesù, il figlio di Giuseppe, di Nàzaret». 46Natanaele gli disse: «Da Nàzaret può venire qualcosa di buono?». Filippo gli rispose: «Vieni e vedi». 47Gesù intanto, visto Natanaele che gli veniva incontro, disse di lui: «Ecco davvero un Israelita in cui non c’è falsità». 48Natanaele gli domandò: «Come mi conosci?». Gli rispose Gesù: «Prima che Filippo ti chiamasse, io ti ho visto quando eri sotto l’albero di fichi». 49Gli replicò Natanaele: «Rabbì, tu sei il Figlio di Dio, tu sei il re d’Israele!». 50Gli rispose Gesù: «Perché ti ho detto che ti avevo visto sotto l’albero di fichi, tu credi? Vedrai cose più grandi di queste!». 51Poi gli disse: «In verità, in verità io vi dico: vedrete il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere sopra il Figlio dell’uomo».

Sul finire dell'estate la Chiesa ci invita a celebrare la splendida festa di un apostolo, san Bartolomeo, da sempre identificato con il Natanaele di cui parla l'evangelista Giovanni. Un'occasione, per noi, per tornare alle radici della nostra fede.

Natanaele conosce la Scrittura, sa bene che Nazareth è un piccolo villaggio che gode di un poco lusinghiero primato: non compare mai nella Bibbia. Israele è un territorio poco più grande della nostra Calabria ed è infarcito di toponimi: villaggi, sorgenti, montagne e valli... Non c'è incrocio che non sia citato. Tutto, eccetto Nazareth. Come può il Messia venire da un posto abitato da duecento persone che vivono nelle grotte? Natanaele conosce la Scrittura: Gesù lo trova sotto un albero di fico, l'albero della meditazione della Torah, i cui frutti sono dolci come quelli del fico. E ha un altro pregio: è amico di Filippo, il cui nome denuncia un'origine pagana. Ma ha un difetto enorme: è una linguaccia. Il suo giudizio è tagliente e, certo gli avrà creato più di un problema. Gesù, però, valorizza il suo difetto: almeno si sa cosa Natanaele pensa degli altri! In effetti la reazione di Natanaele è entusiasta: si scioglie come neve al sole! La sua durezza nasconde una sua insicurezza. E così facendo, Gesù guadagna un apostolo. Che bello! Il Signore valorizza sempre ciò che siamo e, meraviglia delle meraviglie, possiamo diventare santi anche se abbiamo un pessimo carattere!

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