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TESTO Commento su Mt 19,23-30

Paolo Curtaz   Ti racconto la Parola

Martedì della XX settimana del Tempo Ordinario (Anno I) (20/08/2013)

Vangelo: Mt 19,23-30 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Mt 19,23-30

23Gesù allora disse ai suoi discepoli: «In verità io vi dico: difficilmente un ricco entrerà nel regno dei cieli. 24Ve lo ripeto: è più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio». 25A queste parole i discepoli rimasero molto stupiti e dicevano: «Allora, chi può essere salvato?». 26Gesù li guardò e disse: «Questo è impossibile agli uomini, ma a Dio tutto è possibile».

27Allora Pietro gli rispose: «Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito; che cosa dunque ne avremo?». 28E Gesù disse loro: «In verità io vi dico: voi che mi avete seguito, quando il Figlio dell’uomo sarà seduto sul trono della sua gloria, alla rigenerazione del mondo, siederete anche voi su dodici troni a giudicare le dodici tribù d’Israele. 29Chiunque avrà lasciato case, o fratelli, o sorelle, o padre, o madre, o figli, o campi per il mio nome, riceverà cento volte tanto e avrà in eredità la vita eterna. 30Molti dei primi saranno ultimi e molti degli ultimi saranno primi.

La vicenda del giovane ricco ha, giustamente, gettato tutti nello sconforto: chi può competere? Chi di noi avrebbe potuto dire di osservare i comandamenti fin dalla più tenera età? Il giovane non ha accettato di compiere il salto e i discepoli, sconcertati, si chiedono come sia possibile seguire una strada tanto impegnativa. Gesù li rassicura: la ricchezza è stata l'ostacolo del giovane, si è fatto ingannare. Gesù non è un classista, non ce l'ha con i ricchi, solo ammonisce i suoi discepoli: la ricchezza può ingannare perché promette ciò che non può donare. La ricchezza non è un problema di spessore del portafogli, ma di ingombro del cuore. Possiamo essere attaccati a quel poco che abbiamo diventando schiavi delle nostre paure. Il Signore ci chiede di essere liberi, di osare, di donare il nostro cuore alla causa del vangelo. E ne riceveremo cento volte tanto. Pietro, quasi a rasserenare Gesù, indica sé e gli altri come coloro che, diversamente dal ricco, hanno davvero lasciato tutto. Gesù li rassicura: hanno fatto bene perché stanno ricevendo centro volte tanto ciò che hanno lasciato. Così per noi: proviamo a pensare a quanto abbiamo ricevuto, seguendo il Signore!

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