TESTO Commento su Gv 8, 51
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Giovedì della V settimana di Quaresima (26/03/2015)
Vangelo: Gv 8,51-59
"In verità, in verità io vi dico: Se uno osserva la mia parola, non vedrà la morte in eterno".
Gv 8, 51
Come vivere questa Parola?
Gesù asserisce questo parlando ai Giudei che reagiscono insultandolo gravemente. Gli dicono: "Ora sappiamo che hai un demonio. Abramo è morto come anche i profeti e tu dici: ‘Chi osserva la mia parola non conoscerà mai la morte'.
La requisitoria è stringente. I suoi nemici lo mettono di fronte alla realtà di ‘nostra sorella morte corporale' (per dirla con S. Francesco) che nessuno ha potuto sfuggire e che non potrà mai essere evitata. Ma Gesù è Luce che illumina l'uomo anche a un altro livello. Parla di quella morte che non solo spinge a disfacimento il corpo, ma porta a eterna perdizione l'intera persona.
E' tanto consolante dunque recepire che ASCOLTARE, ACCOGLIERE, PREGARE e VIVERE la Parola è caparra di salvezza eterna.
"Osservare la Parola" significa infatti tutto questo!
Sto pensando con gioia che noi, cari Amici e Servitori della Parola, abbiamo in mano un vero tesoro.
La promessa insita nella Parola che ogni giorno c'impegna, non solo benefica le nostre giornate come rugiadosa irrorazione di pace, ma fa a pezzi lo spauracchio della morte, aprendo già spiragli di luce dalla vita eterna che ci attende.
Signore, rendimi sempre più fedele al quotidiano impegno della Tua Parola, nella vita che essa istaura, rendi lieti i miei giorni perché comunichi serenità e pace anche agli altri!
La voce di un grande Pensatore
"L'immortalità dell'anima è una cosa che ci riguarda in modo così forte, e ci tocca così in profondità, che bisogna aver perso ogni sensibilità perché ci sia indifferente sapere come stanno le cose."
Blaise Pascal
Sr Maria Pia Giudici - info@sanbiagio.org