TESTO Commento su Mt 9, 15
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Venerdì dopo le Ceneri (20/02/2015)
Vangelo: Mt 9,14-15
"Possono forse gli invitati a nozze essere in lutto finché lo sposo è con loro? Ma verranno giorni quando lo sposo sarà loro tolto, e allora digiuneranno"
Mt 9, 15
Come vivere questa Parola?
Interessante la domanda che i discepoli di Giovanni Battista pongono a Gesù preoccupati di non vedere nel Signore lo stesso comportamento della loro guida.
Fa' chiarezza su una diversità che è sempre latente anche nella vita della Chiesa.
Non si è forse a volte esasperata, fino all'eresia, la pur necessaria ascesi? E, in direzione opposta, non sono forse apparsi altri eretici che predicavano un cristianesimo senza croce, accomodante circa le brame dell'istintivo egoismo? Ma la gran luce di questa pericope è nella risposta di Gesù che, non solo chiarifica quel che è oscuro nella testa degli interlocutori, ma è rivelativa dell'identità di Gesù.
Si, Egli è lo Sposo della Chiesa e di ciascuno di noi che crediamo al Vangelo e lo viviamo. E' la presenza che più conta nella nostra esistenza. Anche perché, amorevolmente ma decisamente, ci scaraventa fuori da una vita banale e malata di non-amore. "Non è dunque questo il digiuno che voglio? Sciogliere le catene inique, togliere i legami del giogo, rimandare liberi gli oppressi e spezzare ogni catena? Non consiste forse nel dividere il pane con l'affamato, nell'introdurre in casa i miseri, i senza tetto, nel vestire chi è nudo senza però distogliere gli occhi dalla tua gente? Allora la tua luce sorgerà come l'aurora". (Is 58, 6-8).
Signore, fa' che io incontri Te in verità. Dammi di conoscerti come sposo, come il centro ardente della vita
La voce di Papa Francesco
A volte ci sembra che Dio non risponda al male, che rimanga in silenzio. In realtà Dio ha parlato, ha risposto, e la sua risposta è la Croce di Cristo: una Parola che è amore, misericordia, perdono.
Discorso, 2013
Sr Maria Pia Giudici - sanbiagi@casadipreghiera.191.it