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TESTO Commento su 2Pt 3,8-14

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II Domenica di Avvento (Anno B) (07/12/2014)

Brano biblico: 2Pt 3,8-14 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Mc 1,1-8

1Inizio del vangelo di Gesù, Cristo, Figlio di Dio.

2Come sta scritto nel profeta Isaia:

Ecco, dinanzi a te io mando il mio messaggero:

egli preparerà la tua via.

3Voce di uno che grida nel deserto:

Preparate la via del Signore,

raddrizzate i suoi sentieri,

4vi fu Giovanni, che battezzava nel deserto e proclamava un battesimo di conversione per il perdono dei peccati. 5Accorrevano a lui tutta la regione della Giudea e tutti gli abitanti di Gerusalemme. E si facevano battezzare da lui nel fiume Giordano, confessando i loro peccati. 6Giovanni era vestito di peli di cammello, con una cintura di pelle attorno ai fianchi, e mangiava cavallette e miele selvatico. 7E proclamava: «Viene dopo di me colui che è più forte di me: io non sono degno di chinarmi per slegare i lacci dei suoi sandali. 8Io vi ho battezzato con acqua, ma egli vi battezzerà in Spirito Santo».

Collocazione del brano
La seconda lettera di Pietro ha come temi principali il ritorno di Cristo nella gloria e gli avvertimenti contro i falsi maestri. E' stata scritta tra la fine del I secolo e l'inizio del II secolo d.C.. In questo periodo i cristiani stavano perdendosi d'animo. La venuta di Cristo, che i primi predicatori del Vangelo avevano annunciato come imminente, tardava a venire e perciò i cristiani erano tentati di seguire altre dottrine e altri maestri.
L'autore di questa lettera cerca di riportare i cristiani alla parola del Vangelo dando una corretta interpretazione all'attesa e cercando di dissuaderli dall'abbandonare la loro fede.
Queste indicazioni aiutano anche noi nel nostro cammino di avvento e nella nostra attesa del ritorno glorioso di Cristo.

Lectio
8Una cosa non dovete perdere di vista, carissimi: davanti al Signore un solo giorno è come mille anni e mille anni come un solo giorno.
L'autore cerca di collocare nella giusta dimensione l'attesa del giorno del Signore. Riprendendo il salmo 90,4 (mille anni per te sono come il giorno che è passato...) ci ricorda che la concezione del tempo secondo Dio è totalmente diversa da quella degli uomini. Il tempo è nelle mani di Dio e lo misura in riferimento all'eternità.

9Il Signore non ritarda nel compiere la sua promessa, anche se alcuni parlano di lentezza. Egli invece è magnanimo con voi, perché non vuole che alcuno si perda, ma che tutti abbiano modo di pentirsi.
Un altro motivo per il ritardo del Signore è la sua misericordia. Egli dà il tempo perché tutti si possano pentire.

10Il giorno del Signore verrà come un ladro; allora i cieli spariranno in un grande boato, gli elementi, consumati dal calore, si dissolveranno e la terra, con tutte le sue opere, sarà distrutta.
Anche se i tempi sono dilazionati, il Signore verrà sicuramente, verrà senza preavviso, come un ladro. E' questo un motivo che ritroviamo anche nei discorsi escatologici dei Vangeli. Verrà all'improvviso ma non di nascosto. Il segno del suo arrivo sarà la distruzione del cielo e della terra. In quel giorno la terra e le sue opere saranno sottoposte a giudizio.

11Dato che tutte queste cose dovranno finire in questo modo, quale deve essere la vostra vita nella santità della condotta e nelle preghiere,
Ecco dunque la raccomandazione di Pietro ai suoi fedeli. Poiché il giorno della manifestazione del Cristo glorioso sarà tremenda e definitiva, i cristiani non possono limitarsi ad aspettarlo passivamente. Essi devono condurre una vita santa e pregare molto.

12 mentre aspettate e affrettate la venuta del giorno di Dio, nel quale i cieli in fiamme si dissolveranno e gli elementi incendiati fonderanno!
Questo comportamento non solo è un'attesa, ma permette di affrettare questo giorno del Signore. Se infatti Egli aspetta la conversione di tutti i suoi figli, il pentimento, la conversione, le preghiere accorciano la Sua attesa.

13Noi infatti, secondo la sua promessa, aspettiamo nuovi cieli e una terra nuova, nei quali abita la giustizia.
Il cielo e la terra incendiati e fusi lasceranno lo spazio a nuovi cieli e a una nuova terra. Come saranno, non lo sapremo. La presenza del Cristo glorioso renderà tutto nuovo, ma soprattutto giusto, cioè secondo il progetto di Dio.

14Perciò, carissimi, nell'attesa di questi eventi, fate di tutto perché Dio vi trovi in pace, senza colpa e senza macchia.
Pietro conclude quindi la sua esortazione. C'è un tempo di attesa che non può restare inoperoso, anzi richiede un grande impegno da parte dei credenti. Impegno nella santità di vita, nella preghiera, nel cammino di conversione.

Meditiamo
- Come mi sento davanti a queste esortazioni?
- In cosa devo cambiare per "affrettare" la venuta del Signore?
- Mi sto impegnando per la pace e per essere "senza colpa e senza macchia"?

 

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