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TESTO Commento su Lc 13,23-24.29

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Mercoledì della XXX settimana del Tempo Ordinario (Anno II) (29/10/2014)

Vangelo: Lc 13,22-30 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Lc 13,22-30

22Passava insegnando per città e villaggi, mentre era in cammino verso Gerusalemme. 23Un tale gli chiese: «Signore, sono pochi quelli che si salvano?». Disse loro: 24«Sforzatevi di entrare per la porta stretta, perché molti, io vi dico, cercheranno di entrare, ma non ci riusciranno. 25Quando il padrone di casa si alzerà e chiuderà la porta, voi, rimasti fuori, comincerete a bussare alla porta, dicendo: “Signore, aprici!”. Ma egli vi risponderà: “Non so di dove siete”. 26Allora comincerete a dire: “Abbiamo mangiato e bevuto in tua presenza e tu hai insegnato nelle nostre piazze”. 27Ma egli vi dichiarerà: “Voi, non so di dove siete. Allontanatevi da me, voi tutti operatori di ingiustizia!”. 28Là ci sarà pianto e stridore di denti, quando vedrete Abramo, Isacco e Giacobbe e tutti i profeti nel regno di Dio, voi invece cacciati fuori. 29Verranno da oriente e da occidente, da settentrione e da mezzogiorno e siederanno a mensa nel regno di Dio. 30Ed ecco, vi sono ultimi che saranno primi, e vi sono primi che saranno ultimi».

«Un tale gli chiese: «Signore, sono pochi quelli che si salvano?». Disse loro: «Sforzatevi di entrare per la porta stretta, perché molti, io vi dico, cercheranno di entrare, ma non ci riusciranno. (...) Verranno da oriente e da occidente, da settentrione e da mezzogiorno e siederanno a mensa nel regno di Dio»
Lc 13,23-24.29

Come vivere questa Parola?
Un tale chiede a Gesù se sono pochi quelli che si salvano, quasi volesse sapere la contabilità dei salvati (e quasi implicitamente ritenendosi lui stesso tra questi). Gesù invece va all'essenziale: dice al discepolo di non fare il contabile, ma a vigilare; gli raccomanda di sforzarsi di entrare per la porta stretta: la salvezza infatti è impegnativa, occorre lasciare fuori dalla porta il bagaglio dei propri beni e soprattutto l'attaccamento al proprio egoismo. Non si può presumere di salvarsi senza meriti; la porta della salvezza non si spalanca per chi non fa la volontà di Dio, per chi non aiuta il prossimo: altri allora verranno e prenderanno il posto nel regno dei cieli.
Entrare nel regno di Dio non è riservato a certe persone, non è un passaggio automatico per poche persone, ma è un invito aperto a tutti, che richiede buona volontà, fermezza nella conversione, abbandono dei bagagli che appesantiscono il nostro cammino: è Gesù ci apre la porta verso il Padre e ci ha dato l'esempio di un cammino che passa per la porta stretta della croce e della rinuncia.

O Signore, aiutaci a vivere la nostra vita come un dono, a cambiare quanto mi impedisce di andare verso di te con cuore libero e desideroso di arrivare al regno dei cieli, a respingere la tentazione di occuparmi di cose vane e stolte
La voce di uno scrittore e giornalista
Cerca di vivere bene perché il minuto presente è carico di eternità. In ogni ora del giorno e della notte sforzati di abbellire il momento che passa.
Romano Battaglia, "Un cuore pulito"
D. Mario Maritano SDB - maritano@unisal.it

 

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