TESTO Commento su Rm 6,4
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Veglia Pasquale nella Notte Santa (Anno A) (19/04/2014)
Brano biblico: Rm 6,3-11
1Dopo il sabato, all’alba del primo giorno della settimana, Maria di Màgdala e l’altra Maria andarono a visitare la tomba. 2Ed ecco, vi fu un gran terremoto. Un angelo del Signore, infatti, sceso dal cielo, si avvicinò, rotolò la pietra e si pose a sedere su di essa. 3Il suo aspetto era come folgore e il suo vestito bianco come neve. 4Per lo spavento che ebbero di lui, le guardie furono scosse e rimasero come morte. 5L’angelo disse alle donne: «Voi non abbiate paura! So che cercate Gesù, il crocifisso. 6Non è qui. È risorto, infatti, come aveva detto; venite, guardate il luogo dove era stato deposto. 7Presto, andate a dire ai suoi discepoli: “È risorto dai morti, ed ecco, vi precede in Galilea; là lo vedrete”. Ecco, io ve l’ho detto».
8Abbandonato in fretta il sepolcro con timore e gioia grande, le donne corsero a dare l’annuncio ai suoi discepoli. 9Ed ecco, Gesù venne loro incontro e disse: «Salute a voi!». Ed esse si avvicinarono, gli abbracciarono i piedi e lo adorarono. 10Allora Gesù disse loro: «Non temete; andate ad annunciare ai miei fratelli che vadano in Galilea: là mi vedranno».
"Per mezzo del battessimo siamo stati sepolti insieme a Lui nella morte affinché, come Cristo fu risuscitato dai morti per mezzo della gloria del Padre, così anche noi possiamo camminare in una vita nuova".
Rm 6,4
Come vivere questa Parola?
Il sabato Santo segna una battuta di attesa nella Grande Settimana dell'Anno Liturgico. "Tutto è compiuto" ha detto Gesù morendo in croce. E questo "compimento" ora è silenzio pervaso di speranza.
Noi sostanzialmente crediamo che Cristo ha vinto la morte con la sua risurrezione e per questo noi pure risorgeremo a una vita di pienezza.
Questa è la nostra Fede che, saldata alla speranza, radica il nostro vivere in Dio che non delude. Proprio perché è Dio non un idolo, non un'ideologia, né illusione - promessa da mercato.
Il nostro essere battezzati dunque ci conferisce non solo la conoscenza di questo Mistero che salva, ma la forza per viverlo.
Ciò avviene se ci lasciamo persuadere a unirci strettamente a Gesù in tutto quello che viviamo (sia nella gioia che nel dolore). Veniamo così riscattati dal vuoto, dal non senso, dalla confusione. Allora davvero " possiamo camminare in una vita nuova"
Quello che quassù mi viene confidato da molti cuori, è la fatica di un quotidiano segnato da incomprensioni: in famiglia e fuori, uno scorrere di giorni nell'ombra della morte che è il non saper perdonare, il non saper amare.
Ecco, è proprio da questo tipo di morte che chiediamo al Signore di farci RISORGERE nella sua Pasqua di Risurrezione.
L'uovo di cioccolata, la colomba, la gita turistica sono un "contorno" della festa. La Verità, la bontà la bellezza e la gioia sono Gesù Risorto.
Nel Suo Mistero Pasquale, noi gli chiediamo che rovesci la pietra, a volte tanto pesante, del nostro cuore ridotto a sepolcro interiore, perché tutta la nostra persona risorga a una vita nuova: autenticamente umana e veramente cristiana.
Spirito Santo, alito dell'Amore - Persona, riduci a silenzio il mio chiacchiericcio mentale. E sia un silenzio di attesa, pervaso di Fede e Speranza perché Gesù risorga in me e io mi impegni a vivere Lui, il suo Vangelo camminando in una vita nuova all'insegna dell'amore
La voce dell'Apostolo per eccellenza
"Se Cristo non fosse Risorto, vana sarebbe la nostra fede"
Paolo di Tarso
Sr Maria Pia Giudici - sanbiagi@casadipreghiera.191.it