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TESTO Commento su Rm 5,15

Casa di Preghiera San Biagio FMA  

I Domenica di Quaresima (Anno A) (09/03/2014)

Brano biblico: Rm 5,12-19 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Mt 4,1-11

In quel tempo, 1Gesù fu condotto dallo Spirito nel deserto, per essere tentato dal diavolo. 2Dopo aver digiunato quaranta giorni e quaranta notti, alla fine ebbe fame. 3Il tentatore gli si avvicinò e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, di’ che queste pietre diventino pane». 4Ma egli rispose: «Sta scritto:

Non di solo pane vivrà l’uomo,

ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio».

5Allora il diavolo lo portò nella città santa, lo pose sul punto più alto del tempio 6e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, gèttati giù; sta scritto infatti:

Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo

ed essi ti porteranno sulle loro mani

perché il tuo piede non inciampi in una pietra».

7Gesù gli rispose: «Sta scritto anche:

Non metterai alla prova il Signore Dio tuo».

8Di nuovo il diavolo lo portò sopra un monte altissimo e gli mostrò tutti i regni del mondo e la loro gloria 9e gli disse: «Tutte queste cose io ti darò se, gettandoti ai miei piedi, mi adorerai». 10Allora Gesù gli rispose: «Vattene, Satana! Sta scritto infatti:

Il Signore, Dio tuo, adorerai:

a lui solo renderai culto».

11Allora il diavolo lo lasciò, ed ecco, degli angeli gli si avvicinarono e lo servivano.

"Ma il dono di grazia non è come la caduta: se infatti per la caduta di uno solo tutti morirono, molto di più la grazia di Dio e il dono concesso in grazia del solo uomo Gesù Cristo si sono riversati in abbondanza su tutti". Rm 5,15

Come vivere questa Parola?

Tutta la lettera che Paolo scrive ai Romani è un condensato di verità folgorante a proposito del contrasto enorme tra peccato e grazia. Come due fiumi irruenti si precipitano a valle. Uno: il fiume rovinoso della disobbedienza di Adamo a Dio e dei nostri "no" venuti nel corso della storia. L'altro: quello della grazia che Gesù ci ha ottenuto con il suo mistero di morte e risurrezione. Certo, il primo fiume, quello del peccato, ha portato rovine rendendoci fragili e vulnerabili anche se pur sempre liberi di scegliere il bene anziché il male. Ma quello che conta e a cui S. Paolo vuol dare forte risalto è che il secondo fiume: quello della Grazia è talmente vivificante che la sua forza supera nel bene quella che ha avuto il peccato nel male.

Ecco è su questo "Di più" che ci soffermiamo lasciandoci consolare dall'assoluta certezza di quel traboccante amore di Dio per noi; tanto più forte e potente di quello che in noi è propensione al male.

Signore Gesù, a volte anche solo le informazioni di tanta rovina morale, di tante malefatte tentano di sgomentarmi. Fa' che io poggi la mia fiducia sulla Tua Parola. La Tua Grazia è il bene: quel bene che in definitiva avrà la meglio sul male.

La voce di una mistica, medico e scrittrice svizzera.

Ogni grazia concessa dal Signore non è condizionata dalla capacità recettiva del soggetto, ma la supera.

Adrienne von Speyr (1902 - 1967).

Sr Maria Pia Giudici - sanbiagi@casadipreghiera.191.it

 

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