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TESTO Commento su Lc 10,1

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Santi Cirillo e Metodio (14/02/2014)

Vangelo: Lc 10,1-9 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Lc 10,1-9

1Dopo questi fatti il Signore designò altri settantadue e li inviò a due a due davanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi. 2Diceva loro: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe! 3Andate: ecco, vi mando come agnelli in mezzo a lupi; 4non portate borsa, né sacca, né sandali e non fermatevi a salutare nessuno lungo la strada. 5In qualunque casa entriate, prima dite: “Pace a questa casa!”. 6Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi. 7Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché chi lavora ha diritto alla sua ricompensa. Non passate da una casa all’altra. 8Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà offerto, 9guarite i malati che vi si trovano, e dite loro: “È vicino a voi il regno di Dio”.

«In quel tempo, il Signore designò altri settantadue e li inviò a due a due davanti a sé».
Lc 10,1

Come vivere questa Parola?
Oggi celebriamo la festa dei santi fratelli Cirillo monaco e Metodio vescovo, evangelizzatori degli Slavi (nel secolo IX), e patroni d'Europa. Dopo aver creato l'alfabeto slavo, tradussero in questa lingua la Sacra Scrittura e i testi liturgici, affinché anche i nuovi popoli che si convertivano potessero comprendere la parola di Dio e partecipare alla liturgia. Essi dunque "inculturarono" il messaggio evangelico, e posero le basi delle radici cristiane per i popoli slavi.
Come i discepoli di Gesù inviati nel modo, Cirillo e Metodio, illuminati dallo spirito e animati dalla carità, hanno portato la luce del vangelo e il dono della pace, perché anche i nuovi popoli divenissero persone nuove in Cristo e attingessero alle sorgenti della vita e della gioia. Collaborando insieme, pure in mezzo a tante difficoltà, hanno portato l'amore di Dio alle nuove popolazioni, facendosi "tutto a tutti", diffondendo bontà e pace e stimolando il bene presente in ogni persona e potenziando i valori positivi della popolazioni a cui erano inviati.
O Signore, lampada ai nostri passi e luce sul nostro cammino, fa' che in ciascuno di noi risuoni la tua parola; donaci di accogliere ogni fratello e sorella, per vivere nella concordia e nella pace e rimanere nel tuo amore di Padre che tutti unisce.
Dall'ultima preghiera di san Cirillo, monaco.
«Rendi santo, concorde nella vera fede e nella retta confessione il tuo popolo, e ispira nei cuori la parola della tua dottrina. E' tuo dono infatti l'averci scelti a predicare il Vangelo del tuo Cristo, a incitare i fratelli alle buone opere e a compiere quanto ti è gradito. Quelli che mi hai dato, te li restituisco come tuoi; guidali ora con la tua forte destra, proteggili all'ombra delle tue ali, perché tutti lodino e glorifichino il tuo nome di Padre e Figlio e Spirito Santo. Amen».

Dalla «Vita» in lingua slava di Costantino [= Cirillo], cap. 18
D. Mario Maritano SDB - maritano@unisal.it

 

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