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TESTO Commento su Marco 4, 24

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Giovedì della III settimana del Tempo Ordinario (Anno II) (30/01/2014)

Vangelo: Mc 4,21-25 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

"Diceva loro: «Fate attenzione a quello che ascoltate. Con la misura con la quale misurate sarà misurato a voi; anzi, vi sarà dato di più."

Mc 4, 24
Come vivere questa Parola?
Davanti al dono di Dio, a quanto Lui rivela all'uomo, ai "segreti" che condivide con noi, non ci si può limitare ad essere semplici "contenitori" passivi. Ci vogliono ascolto profondo e apertura di cuore: queste sono le caratteristiche che dicono la dedizione, la misura, la larghezza d'animo con cui vogliamo accogliere, capire e ridonare quanto ricevuto.
Quante volte abbiamo sentito dai nostri insegnanti la classica frase: "Non ti applichi" che equivaleva a dire " sei disinteressato, quello che viene detto in classe per te non è importante".
Ecco: Gesù chiede a noi una vita che si applica non nel senso del tanto fare, dell'attivismo, ma che si applica nella disponibilità, nell'attenzione, nella dedizione. Una vita attiva perché ha orecchi per ascoltare e ascolta, perché coltiva dentro di sé quell'amore che le fa dire alle diverse chiamate di Dio nei vari tempi della nostra esistenza.
Questo permette al recipiente del nostro cuore di dilatarsi e di poter accogliere sempre più i doni di Dio perché il Signore non lesina grazia là dove trova spazi aperti alla sua presenza, là dove appunto trova attenzione e dedizione, disponibilità al. Al contrario si ritira dove incontra avarizia e chiusura, dove manca il o si tentenna troppo preoccupati di se stessi.
Il discepolo non può essere uno troppo preoccupato di sé perché questo ha il potere di spegnere la luce che Cristo ha acceso in lui. É proprio come mettere la lampada sotto il letto e lasciare al buio non solo se stessi ma anche chiunque il Signore ci abbia messo accanto.
Quando mi preoccupo troppo di me e penso più a quello che mi manca che a quello che invece posso ricevere da te, mi spengo Signore. Perdo la gioia e la speranza, divento apatica, inizio a calcolare ogni cosa. Svegliami per bene allora perché torni ad applicarmi nell'ascoltarti, nel pregarti, nel dedicarmi con tutta me stessa a ciò che conta.
La voce di Papa Francesco
"La vita si rafforza donandola e si indebolisce nell'isolamento e nell'agio. Di fatto coloro che sfruttano di più le possibilità della vita sono quelli che lasciano la riva sicura e si appassionano alla missione di comunicare la vita agli altri."
Emanuela Giuliani - emanuelagiuliani@gmail.com

 

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