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TESTO Commento su Secondo Samuele 7, 5-7.11

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Mercoledì della III settimana del Tempo Ordinario (Anno II) (29/01/2014)

Brano biblico: 2Sam 7,4-17 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

"Forse tu mi costruirai una casa perché io vi abiti? Io infatti non ho non ho abitato in un casa da quando ho fatto salire Israele dall'Egitto fino ad oggi, sono andato vagando sotto una tenda, in un padiglione....Il Signore ti annuncia che farà a te una casa."
2Sam 7, 5-7.11

Come vivere questa Parola?
Dio non ha bisogno di una casa, perché non può essere circoscritto in un tempio, una chiesa, un libro, un'idea. Dio non può essere ristretto: è il Dio della tenda che si sposta là dove vanno i suoi figli. É il Dio che da sempre lotta con la tentazione dell'uomo di inscatolarlo e di assomigliarlo a sé.
É l'uomo invece ad avere bisogno di una casa, di una stabilità, di radici che lo ancorino al terreno perché possa svettare in alto senza traballare. Di una casa materiale e di una casa spirituale.
Di un nido che lo accolga la sera ma anche di relazioni umane significative che nutrano il suo bisogno di affetto e riconoscimento.
Della casa che solo Dio può dargli perché è lo stesso Dio che si fa casa per lui.
Per comprendere questo Davide ha dovuto rivedere i suoi progetti, limitare la sua voglia di fare e soprattutto capire che prima di dare qualcosa al suo Signore doveva imparare a ricevere da Lui. E questo Dio glielo dice chiaramente quando afferma: "Il Signore ti annuncia che farà a te una casa" che sarà poi la discendenza da cui nascerà il Messia.
Ci sono tanti tipi di "casa": quella di mattoni, la famiglia, gli affetti, la comunità, le amicizie, Dio nostra casa di origine e nostra casa di arrivo.
Se riceviamo tutto questo dal Signore come la casa che Lui fa a noi, dove possiamo sempre trovare la sua presenza, allora ci sarà più facile sentirci a casa. E più saremo uniti al Dio che abita ovunque più ci sentiremo a casa ovunque, avendo Lui come nostra "abitazione" principale.
Tu sei la mia casa Signore, la mia roccia, il mio rifugio. Tu sei il mio futuro, la mia stabilità e le mie radici. Tu sei sempre con me e se io sarò sempre con Te allora mi sentirò sempre a casa.
La voce di un teologo
"Tanto più si è abitati dal Padre, tanto più si è capaci di abitare il mondo. Tanto più si è abitati dal male tanto meno si è in grado di vivere a casa".

C. Pagazzi
Emanuela Giuliani - emanuelagiuliani@gmail.com

 

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